BRODO DI POLLO FATTO NELLA INSTANT POT E RELATIVA STERILIZZAZIONE
Dopo aver fatto il
Pollo Simil Arrosto, ricetta qui, ho usato il sugo residuo nella
pentola, le ossa e gli avanzi di carcassa per fare un eccellente
brodo di pollo sempre nella IP.
Non è affatto
difficile da fare e devo dire che la resa è notevole.
Il vantaggio di
preparare il brodo di ossa nella IP è che si sfruttano molto di più
le ossa, che cedono tutte le sostanze nutrizionali.
Quando si usano ossa
di pollo o di coniglio il brodo può essere rifatto con le stesse
ossa fino a 3 volte di seguito, questo sfrutta tutto e alla fine le
ossa diventeranno abbastanza friabili. Naturalmente sto parlando di
ossa di polli ruspanti e razzolanti, non di polli allevati in
batteria.
(non ho mai provato ancora, ma pare che lo stesso procedimento usando ossa di manzo allevato a erba, si possa ripetere fino a 5 volte)
Ecco quindi come
procedere:
Ingredienti:
- una bella carcassa
di pollo ottenuta da una precedente lavorazione: pollo arrosto al
forno o anche nella IP, è anche possibile usare le ossa residue di
cosce e alette sfuse, ma sempre di animali razzolanti.
-1 cucchiaino di
sale marino integrale, o di sale rosa
- verdure miste:
cipolla, carota e sedano (facoltative)
- Acqua q.b. per
coprire bene le ossa ma senza eccedere, indicativamente ho usato
circa 2 litri la prima volta e poco più di 1 litro le 2 volte
successive.
- 2 cucchiai di
aceto di mele
Procedimento:
Recuperare tutti gli
avanzi del pollo, se vi sembrano pochi (dipende dalla taglia del
volatile) potete anche solo congelarli in un sacchetto gelo e
aggiungere man mano ossa fino a che siate pronti per preparare il
vostro brodo.
Io non l’ho fatto
perché avevo gli avanzi di un grosso pollo da 2,5 kg e ho sfruttato
anche il sugo che ha rilasciato in cottura. Per questo motivo non ho
aggiunto le verdure.
Mettere le ossa
nella IP assieme a tutti gli avanzi e eventuali verdure, aggiungere
l’aceto di mele, coprire il tutto con acqua superando di circa 2,5
cm le ossa e chiudere la pentola
Accenderla su Manual
65 minuti, verificare che la valvola di sfiato sia chiusa e lasciare
cuocere.
Quando finisce, a
seconda del tempo a disposizione potete usare lo sfiato veloce oppure
quello lento a piacere, io ho sfiatato velocemente, poi ho filtrato
il brodo ottenuto in una pentola normale ma capiente tipo quella per
la pasta, ho rimesso le ossa nella pentola e ripetuto il procedimento
altre 2 volte consecutive, usando solo un po’ meno acqua, visto che
le ossa man mano si assestano di più nella pentola. Ho raccolto di
volta in volta il brodo che diventa sempre più chiaro man mano,
nella stessa pentola della pasta, e l’ultimo giro, per comodità
mia ho lasciato sfiatare autonomamente con la funzione tieni in
caldo, ma solo perché dovevo uscire.
Ho quindi filtrato
il terzo brodo e unito al resto.
A questo punto ci
sono diverse possibilità:
- è possibile
sgrassare il brodo mettendo la pentola in frigorifero a raffreddare
completamente, il grasso superficiale si solidificherà e potrà
essere asportato. Visto che stiamo usando ossa di animali ruspanti il
grasso è sano e può essere utilizzato, quindi si può mettere in un
barattolo, conservato in frigorifero e usato per iniziare un
soffritto per esempio, al posto dell’olio.
- potete evitare di
sgrassare completamente, o solo parzialmente piacere, io ho semplicemente
prelevato con un mestolo parte del grasso superficiale che ho messo
in un barattolo e lasciato il resto nella pentola
- se avete spazio in
freezer, potete travasare il brodo in barattoli della misura che
preferite e congelate il brodo.
- personalmente non
ho molto spazio in frigo perché compro la carne solo ogni tanto
quando vado dall’allevatore, quindi ho preferito passare alla
sterilizzazione del brodo in modo da conservarlo a temperatura
ambiente.
Sterilizzazione
con l’Autoclave
Per sterilizzare
cibi che (come il brodo) non sono acidi, ne tanto meno dolci come le
marmellate, non si può semplicemente far bollire i barattoli in un
bagno di acqua, come si fa con le conserve di pomodoro (quelle sono
abbastanza acide). Tutte le conserve non acide, non dolci,
indipendentemente dal fatto che siano a base di frutta, verdura,
carne, pesce o derivati, devono essere TASSATIVAMENTE sterilizzate
con un’autoclave. In Italia non si trovano molto facilmente, ma è
possibile acquistarle in rete, io la mia l’ho ordinata qualche anno
fa in Francia. Solo con la sterilizzazione in autoclave fatta per un
tempo adatto al cibo che si sterilizza, e ad una pressione adatta al
cibo che si sterilizza, si è al riparo dal rischio di botulino.
Procedimento per
sterilizzare il brodo
Io ne ho
sterilizzati 3 litri, quindi ecco quello che occorre per farlo:
- Autoclave pulita
con la guarnizione sana e in buone condizioni
- 3 barattoli da 1
litro (io ho usato quelli della bormioli) e 3 tappi nuovi
- Brodo
I barattoli devono
essere puliti ma non è necessario che siano sterilizzati in quanto
la temperatura dell’autoclave sterilizzerà comunque tutto il
contenuto.
Mettere la pentola
del brodo a scaldare sul fuoco, e portarlo quasi a bollore
Mettere l’autoclave
sul fuoco grande, con dentro la sua griglia forata (serve per tenere
il contenuto rialzato dal fondo dell’autoclave)
Aggiungere 3 litri
di acqua dentro l’autoclave
Mettere i barattoli
vuoti dentro l’autoclave, senza il coperchio, così si scalderanno
(dobbiamo avere tutti i recipienti caldi prima di riempirli) mettere
i coperchi in un contenitore coperti di acqua ben calda.
Quando l’acqua
nell’autoclave inizia a bollire, i nostri barattoli saranno caldi,
prelevarne uno per volta con l’aiuto di una presina e riempirlo con
il brodo caldo fino alle spalle del barattolo, deve rimanere uno
spazio sotto il coperchio di circa 2,5 cm. Chiudere con un tappo
caldo senza stringere in modo eccessivo, e rimettere il barattolo
nell’autoclave, ripetere l’operazione con gli altri barattoli.
I barattoli devono
rimanere un po’ distanziati, meglio se non si toccano, in questo
modo il vapore all’interno circolerà meglio.
Mettere il coperchio
sull’autoclave, sigillare la pentola e aspettare a mettere il tappo
sull’uscita del vapore, occorre lasciare che il vapore fuoriesca
dal suo foro per circa 10 minuti, poi si mette il tappino e si lascia
aumentare la pressione, deve arrivare a 10 sul manometro (corrisponde
ad una pressione di 10 libre) una volta raggiunta la temperatura,
regolare la fiamma in modo da mantenerla invariata e solo a questo
punto si inizia a calcolare 25 minuti.
Trascorso il tempo
spegnere il fuoco e lasciare che la pressione si abbassi
naturalmente. Quindi aprire l’autoclave con attenzione per evitare
sbuffi di vapore sulla pelle o sul viso. Estrarre i barattoli e
posarli su una superficie resistente al calore, devono raffreddare
naturalmente. Solo dopo il completo raffreddamento verificare che il
vuoto nel barattolo sia avvenuto, toccando il coperchio, che deve
essere convesso.
Se occorre pulire i
barattoli e asciugarli per bene, quindi etichettarli e datarli prima
di riporli in dispensa, meglio se in un luogo fresco e scuro. Si conservano per almeno 1 anno.
Note:
Io ho usato dei
barattoli da 1 litro, ma è anche possibile usare barattoli da mezzo
litro, in questo caso il procedimento è analogo, ma il tempo di
sterilizzazione diminuisce di 5 minuti
ATTENZIONE LA
PRESSIONE DI STERILIZZAZIONE DIPENDE ANCHE DALL’ALTITUDINE SUL
LIVELLO DEL MARE, QUINDI OCCORRE REGOLARE LA PRESSIONE ANCHE IN
FUNZIONE DI QUESTO
Altitudine
Pressione
fino a 300 mt 10
da 301 mt a 3000
mt 15 (in realtà si aumenta gradatamente da 10 a 15 ma con 15 si
sta sul sicuro)
Per quanto riguarda
i tempi di sterilizzazione, come dicevo dipende da cosa si
sterilizza, 20 – 25 minuti in genere vanno bene per frutta, verdura
e brodi, ma se si sterilizza carne o pesce allora occorre aumentare i
tempi da un minimo di 45 minuti fino anche ad un ora e mezza.
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