LA GELATINA DI MELE COTOGNE

 Mi hanno regalato delle belle mele cotogne, ho quindi deciso di sfruttarle per farci della deliziosa gelatina.


 

Vi metto una ricetta di base, ma anche una mia variante per ridurre lo zucchero.

Le mele cotogne sono ricoperte di peluria, questa va rimossa strofinandole con un panno, poi vanno lavate molto bene per eliminare tutti i residui.

Con un coltello robusto (io mi sono fatta aiutare dal marito) tagliare le mele cotogne a pezzi, lasciando la buccia e recuperando da parte tutti i torsoli con i semi.

Mettere le mele cotogne in una pentola in acciaio e coprirle di acqua. Mettere i semi e i torsoli in una garza e legarla per evitare che si disperdano nella pentola in cottura.

Lasciare in ammollo le mele cotogne per una notte, il giorno successivo mettere a cuocere le mele cotogne, aggiungendoci anche la garza con i torsoli e i semi.  Siccome molta della pectina contenuta nelle mele cotogne è nella pelle e nel torsolo, facendo in questo modo la tratteniamo tutta.

Far bollire le mele per almeno 30-40 minuti o fino a che non siano diventate tenere quando sono infilzate con una forchetta. 

A qusto punto con l'aiuto di un colapasta, (io le ho cotte direttamente nella pastaiola) colare le mele senza schiacciarle assolutamente, lasciarle sgocciolare a lungo.

Una volta ben colate, eliminare la garza con gli scarti, mettere da parte le mele cotogne per un altro utilizzo (ne parleremo presto) è anche possibile congelarle per poterle lavorare successivamente, come ho fatto io.

Riprendere il succo ottenuto e misurarlo, se occorre filtrare il succo attraverso un colino in stoffa o una pezzuola, per ottenere una gelatina totalmente trasparente, tutto dipenderà da come sono state sgocciolate le mele cotogne.

A questo punto, secondo la ricetta base, si deve aggiungere lo stesso quantitativo di zucchero e il succo di un limone.  Poi si mette a bollire, deve bollire a bollore elevato per circa una dozzina di minuti. 

Nel frattempo mettere in congelatore un piattino da caffè, trascorso il tempo versare qualche goccia di gelatina sul piattino, se la gelatina si rassoda subito è pronta, se non dovesse succedere, rimettere sul fuoco per pochi minuti e ripetere l'operazione.  Ma non dovrebbe essere necessario, con questa dose di zucchero e la naturale pectina della frutta, la gelatina si dovrebbe formare facilmente.

Qui arriva la mia variante. Siccome un litro di succo e un kg di zucchero come rapporto lo trovo decisamente eccessivo, ho fatto di testa mia. Ho aggiunto solo circa il 40% di zucchero e ho portato a bollore, poi per sicurezza, ho semplicemente lasciato raffreddare per vedere come si comportava la gelatina. Era poco densa, ma siccome a mio gusto era comunque parecchio dolce, ho aggiunto una busta di fruttapec 3 a 1 e ho riportato a bollore.  Ho invasato immediatamente e rigirato i barattoli come al solito, appena raffreddati i barattoli erano perfettaente gelatinizzati.

Lavare i barattoli per eliminare eventuali residui di gelatina, etichettarli e ritirarli, si conserveranno almeno un anno.  La gelatina di mele cotogne si può usare come una comune confettura, ma accompagna bene anche dei formaggi.

Le mele cotogne residue, si possono riutilizzare per fare dei "fruttini" o paste di frutta, ma non avendo il tempo di farle subito, come ho detto sopra le ho congelate. Appena possibile le preparerò.

NOTA: la gelatina di mele cotogne potrebbe mettere anche 2 o 3 giorni a gelificare nel senso che una volta invasata potrebbe sembrare liquida e gelificare in qualche gg. Quindi per chi usa la ricetta base, se dopo 3 o 4 gg non fosse gelificata si può recuperare rimettendo la gelatina a cuocere per un altro po' e poi ri invasare.  Avendo io messo meno zucchero, ho preferito evitare di invasare per poi dover rifare il tutto e ho aggiunto la pectina.


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