GINGER ALE HOMEMADE
Il Ginger Ale (birra di zenzero) è una bibita gassata che si beve soprattutto nei paesi anglosassoni, a me piace parecchio, ma ormai la versione industriale è solo acqua, aromi, gas carbonato e un sacco di zucchero.
Da qui la mia ricerca per una ricetta homemade visto che non richiede poi chissà cosa.
In rete si trovano parecchie versioni, più o meno fermentate, più o meno ricche di zucchero, ho quindi deciso di buttarmi sulla sperimentazione scegliendo gli ingredienti io.
Atrezzatura necessaria:
1 bottiglia tipo coca cola, da 1,5 litri
(E' essenziale usare una bottiglia di cola perché sono più spesse e anche il tappo è più robusto, dobbiamo considerare che si creerà parecchia anidride carbonica con la fermentazione.)
Un boccale capiente (tipo misurino grande)
imbuto
colino
Ingredienti:
90 gr di Zucchero di cocco, in alternativa zucchero di canna o anche zucchero bianco (questa è la dose minima, è possibile aumentare fino a raddoppiare la dose di zucchero, se si vuole un prodotto più dolce)
1 limone biologico piccolo (spremuto)
1 gr di lievito di birra secco (io uso quello di Lidl)
3 cucchiai di polpa grattugiata di zenzero biologico (30 gr. ca.) non serve sbucciarlo, basta lavarlo
Acqua minerale o microfiltrata NON gassata, un po’ meno di 1,5
litri
Procedimento:
Mettere in un boccale lo zucchero con una parte di acqua per
farlo sciogliere.
Ttritare lo zenzero finemente con una grattugia, io uso una Microplane come questa.
Aggiungere lo zenzero grattugiato, il lievito, il succo del limone spremuto, mescolare e versare il tutto nella bottiglia con l'imbuto.
Integrare acqua q.b. fino a un centimetro circa
sopra il livello dell’etichetta della bottiglia.
Tappare molto
bene, agitare la bottiglia e lasciarla riposare fuori frigo, tra 24 e 48 ore, in
funzione della temperatura ambiente. Sarà pronto quando la bottiglia
risulterà durissima al tatto, in quanto piena di gas (a me sono bastate 24 ore ma adesso fa ancora parecchio caldo)
Ho notato che la fermentazione era avvenuta perché oltre ad avere una bottiglia molto dura, anche il tappo risultava leggermente bombato, segno di abbondante fermentazione. Questo è il motivo per cui si usa una bottiglia da litro e mezzo ma la si riempie solo poco oltre il livello dell'etichetta, occorre lasciare spazio per il gas che si formerà.
Una volta fermentata, mettere la bottiglia in
frigorifero per almeno una notte, è essenziale, se si vuole evitare
che il prodotto esploda quando si apre la bottiglia (effetto
bottiglia della coca cola agitata per capirci).
Una volta raffreddata, aprire gradatamente la bottiglia sul
lavandino, sgasandola progressivamente, farà parecchia schiuma e ci metterete almeno un paio di minuti a far sgasare prima di poter aprire, filtrare il prodotto ottenuto
per eliminare le particelle di zenzero in sospensione e rimettere in
frigorifero, è pronto da bere.
Fatta in questo modo la Ginger Ale risulterà leggermente gassata, ma non troppo, il grosso del gas va via quando si apre la bottiglia e la si filtra.
Il colore ottenuto è dovuto al tipo di zucchero usato, utilizzando uno zucchero più chiaro si ottiene una bevanda più chiara. E' normale che sia torbida, per avere un prodotto trasparente occorre fare una seconda fermentazione in bottiglia (come per la birra)
Con 90 gr. di zucchero, si ottiene un prodotto appena lievemente dolce, il lievito si mangia quasi tutto lo zucchero durante la fermentazione, quindi non abbiamo a che fare con una bevanda molto dolce, in compenso sarà abbastanza piccantina.
Probabilmente aggiungere una piccola dose di zucchero direttamente nella bottiglia di prodotto filtrato, dovrebbe far ripartire la fermentazione e rendere il prodotto più gassato, ma non ho ancora sperimentato.
Prossimamente, mio marito farà questa sperimentazione usando il contenitore che usa per farsi la birra in casa. In questo caso una volta spillata sarà imbottigliata e li, metteremo una piccola dose di zucchero, 1 cucchiaino raso, lo stesso procedimento che si usa per la birra normale. Ma per adesso siamo ancora nelle ipotesi, dobbiamo fare la sperimentazione.
Sempre per sperimentare, una volta filtrato il tutto, visto che lo zenzero era ancora parecchio piccantino, ho avviato una seconda produzione, riciclando lo zenzero del primo utilizzo, usando una nuova dose di zucchero (in questo caso zucchero bianco), usando un nuovo limone, ma senza mettere altro lievito, spero che quello residuo nella polpa di zenzero e nella bottiglia sia sufficiente per far ripartire la fermentazione. Aggiornamento fra un paio di gg.
Aggiornamento dopo la seconda produzione fatta come spiegato sopra, riciclando lo zenzero e usando zucchero bianco: la fementazione è avvenuta naturalmente, senza aggiungere lievito, il sapore di zenzero era meno piccante anche se comunque ben presente, diciamo più simile alla bibita industriale, anche se comuque più aromatico. L'uso di zucchero bianco a dato un prodotto lievemente più dolce (di poco) ma con un aroma meno vario. Il colore è naturalmente più chiaro.
In conclusione: personalmente preferisco usare zucchero di cocco o zucchero muscovado, mi piace di più l'aroma finale, ma io amo i sapori marcati, per chi preferisce una bevanda più dolce e meno piccante, direi che usare zucchero bianco e ridurre la dose iniziare di zenzero potrebbe essere una buona idea.
Volendo avviare una produzione a rotazione, credo che una volta filtrato il prodotto, si può rimettere lo zenzero vecchio, aggiugere eventualmente poco zenzero nuovo, rimettere la dose di zucchero iniziale, l'acqua, il succo di limone e rimettere in fermentazione. La bibita fatta va in frigo, quella in fermentazione fuori frigo per 24 ore circa (dipende dalla temperatura) probabilmente, ogni tanto occorrerà integrare un pizzico di lievito ma non sono ancora in grado di dire dopo quante ripetizioni di produzione.
Aggiornamento dopo la seconda produzione fatta come spiegato sopra, riciclando lo zenzero e usando zucchero bianco: la fementazione è avvenuta naturalmente, senza aggiungere lievito, il sapore di zenzero era meno piccante anche se comunque ben presente, diciamo più simile alla bibita industriale, anche se comuque più aromatico. L'uso di zucchero bianco a dato un prodotto lievemente più dolce (di poco) ma con un aroma meno vario. Il colore è naturalmente più chiaro.
In conclusione: personalmente preferisco usare zucchero di cocco o zucchero muscovado, mi piace di più l'aroma finale, ma io amo i sapori marcati, per chi preferisce una bevanda più dolce e meno piccante, direi che usare zucchero bianco e ridurre la dose iniziare di zenzero potrebbe essere una buona idea.
Volendo avviare una produzione a rotazione, credo che una volta filtrato il prodotto, si può rimettere lo zenzero vecchio, aggiugere eventualmente poco zenzero nuovo, rimettere la dose di zucchero iniziale, l'acqua, il succo di limone e rimettere in fermentazione. La bibita fatta va in frigo, quella in fermentazione fuori frigo per 24 ore circa (dipende dalla temperatura) probabilmente, ogni tanto occorrerà integrare un pizzico di lievito ma non sono ancora in grado di dire dopo quante ripetizioni di produzione.
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