VICHYSSOISE - la zuppa fredda della Cena in Bianco - ma anche calda
La Vichyssoise è una tipica vellutata che si consuma fredda, a base di porri e patate.
Nome altisonante per una semplicissima e deliziosa zuppa. Questa è la versione originale, ma adesso tutte le vellutate che si consumano fredde, anche a base di altre verdure, vengono denominate Vichyssoises.
Questa è la ricetta che ho usato per la Cena in Bianco di Torino, era perfetta fredda viste le altissime temperature che c'erano, ma conto riproporla per la Cena in Villa (sempre in bianco) che si terrà a Cumiana venerdì 18 settembre, date le temperature autunnali che abbiamo in Piemonte, questa volta, commettendo un sacrilegio, la proporro' calda, e vi assicuro che anche calda è una vera delizia.
Dose per 6 persone
300 gr. di porri, solo la parte bianca (conservare la parte verde per altre preparazioni)
600 gr. di papate bio adatte al puré
1,5 litri di acqua
30 gr. di burro
1 cucchiaino di sale (o a piacere)
panna da cucina (un cucchiaio grande)
erba cipollina
Panna montata (facoltativa per la decorazione)
Procedimento:
tagliare il bianco dei porri a pezzetti e farli sudare (devono diventare trasparenti senza colorire) con il burro. Io ho usato il Bimby/Thermomix quindi ho tritato velocemente i porri, ho aggiunto il burro e ho fatto stufare per 5-6 minuti a temperatura varoma, vel. 4 spatolando per portare tutti i porri verso il basso.
Aggiungere l'acqua e il sale, tagliare le patate a tocchetti e aggiungerle, 10 minuti vel. 4 a 100 gradi.
Controllare la cottura delle patate, devono essere ben cotte, se occorre prolungare la cottura qualche altro minuto. Frullare il composto 30 secondi a vel. progressiva fino a 10. Unire il cucchiaio di panna, assaggiare, regolare eventualmente di sale.
Passare la vellutata in un colino per eliminare eventuali filamenti residui, deve essere perfettamente liscia.
A questo punto la vera Vichyssoise è pronta, è sufficiente lasciarla raffreddare completamente e passarla in frigorifero, si serve fredda decorata con erba cipollina tritata e volendo con una quenelle di panna montata depositata direttamente sul piatto.
Se la si vuole usare calda come farò io Venerdì, si puo' lasciar raffreddare e riscaldare al momento, decorare con erba cipollina volendo all'ultimo momento aggiungere ancora un pochino di panna.
Non avendo fatto la foto (eravamo tutti sconvolti dal caldo) vi metto questa presa dalla rete che rende molto bene l'idea
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