A proposito di distillazioni

Quest'anno ho iniziato il periodo delle distillazioni con uno splendido idrolato di fiori di arancio.

Anni fa, in seguito ad un'offerta fatta all'associazione per la ricerca sull'anemia mediterranea, ricevetti in cambio un alberello di arancio. Avendo una serra lo ritiriamo regolarmente tutti gli inverni e all'inizio della primavera ci regala una profumatissima fioritura. Purtroppo i frutti che ne derivano non sono molto saporiti, comunque perchè niente vada sprecato ho raccolto pazientemente quasi tutti i fiori e li ho distillati, ho ottenuto un idrolato di fiori d'arancio spettacolare, dal profumo intensissimo, l'ho imbottigliato e messo in frigorifero e ieri sera gli ho aggiungo un pochino di alcool per garantirne la conservazione. Non vi dico il profumo che emana la mia bottiglia. Ne ho prodotto solo mezzo litro quindi dovrò risparmiarlo, ma sarà sicuramente un ingrediente delle mie prossime creme cosmetiche, anche se credo che potrei usarlo anche per aromatizzare qualche crema dessert. Mmmmmmm! che meraviglia...
(foto tratta dalla rete)

Commenti

Anonimo ha detto…
Marinella, sono ammirata dalla tua perizia! Gli idrolati, ma sei incredibile.
Mi piacerebbe venire a scuola da te. Sai che meraviglia! Quando eravamo in Italia facevo sempre shopping di queste cose nella ditta di un vecchio amico di Dario e mio, Rosario Rizzi, della Flora di Pisa. Ma adesso....
E comunque farsi le cose deve essere fantastico!
Ancora complimenti!
Niki
Gata da Plar - Mony ha detto…
Immagino cara il profumo!!! Pensa che quando fiorisce il nostro mini-alberello di kumquat ci caccio il naso dentro come un bombo in cerca di polline... :DDDD
Ah! volevo chiederti una cosa... ricordo che da qualche parte mi hai scritto di avere fatto una crema contorno occhi che è una bomba, ma non ricordo più dove... sigh... :D
Come fare per provarla? Baci!
PS: la crema notte per il viso, sarà suggestione, ma fa miracoli... Strabaci!
marinella ha detto…
Niki, dai non è poi così difficile, basta avere la materia prima e un distillatore, tu hai detto di avere la lavanda e il rosmarino, ti basta riuscire ad importare un distillatore oppure se trovi un buon fabbro potresti fartelo fare in rame pesante.
Comunque conosco i prodotti della Flora, sono ottimi, baci e a presto.
marinella ha detto…
Monia, il siero contorno occhi lo devo preparare proprio domani, devo ancora calcolare il costo, ma considerando che si tratta di contenitori piccolini non dovrebbe essere costosa, comunque ti saprò dire appena faccio il calcolo. A proposito la crema all'avocado sta diventando un best seller assieme a quella al gelsomino, piace molto e mi dicono anche gli altri che funziona, sono molto felice. baci
Mammazan ha detto…
Carissima
Dove hai il tuo laboratorio?
Hai mai pensato di fare e vendere liquori alle erbe? Dammi un gancio che ci vediamo.
Hai la mia e mail .
Baci e grazie per la visita.
GRAZIA
Anonimo ha detto…
Ma che ellezza. haivuto una splendida idea! Bravissima.

Un abbraccio
Anonimo ha detto…
Marinella vorresti dire che uno può imparare a distillare da solo?
Secondo me almeno qualche lezione ci vuole, no?
nNki
marinella ha detto…
Niky, non è complicato distillare, la cosa più difficile è quella di dosare le erbe in modo da ottenere un idrolato simile da una volta all'altra. Io generalmente vado ad occhio, ma cerco sempre di riempire il contenitore, e con quel volume di erbe, faccio generalmente mezzo litro di idrolato. Alla fine si deve solo mettere acqua nel contenitore di sotto, erbe in quello di sopra, e mantenere bassa la temperatura in quello dove passa la serpentina per permettere al vapore di condensarsi. In pratica cerco di mettere sempre lo stesso volume della stessa pianta, e produco lo stesso quantitativo di idrolato. Quello che producono in modo industriale probabilmente è diverso, ma non sono in grado di quantificare quanto idrolato estraggono, quindi mi sono data delle regole personali. ciao baci
ziamaina ha detto…
Se un giorno dovessi mai capitare dalle tue parti, credo che riconoscerei la strada per casa tua a ... naso :-)
Che meraviglia l'acqua di fiori d'arancio, mi ricorda i dolci che faceva mia nonna; è un ingrediente molto usato nei dolci della cucina genovese, probabilmente deriva dall'influenza della cultura araba (quella d'un tempo che fu!) su tutte le cucine del Mediterraneo, come dimostra anche quella siciliana in cui si ritrova spesso questo delizioso aroma naturale.
Ehhh, sospirone ...

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