CARNE DELLA MIA CARNE

Questo articolo è stato tratto dalla newsletter di Eurosalus, alla quale sono abbonata.

Eurosalus è uno dei siti dello studio medico associato dei "Dr. Attilio e Luca Speciani e Co.", gruppo di medici di Milano specializzati in allergologia, dietologia, nutrizione, omeopatia e naturopatia e medicina dello sport. Sono i medici che hanno importato in Italia già parecchi anni fa il test delle intolleranze alimentari DRIA e che ora stanno promuovendo un nuovo tipo di dieta, la dieta Gift (mi sono presa il libro e prossimamente metterò un post in merito).

L'ggetto di questo post è invece un'altro e si riferisce alla carne di allevamento, è molto istruttivo e ve lo riporto integralmente:


"CARNE DELLA MIA CARNE di Cristina Florio


Tutta la stampa americana e mondiale scrive del più grande allarme collegato alla commercializzazione di carni, avvenuto negli USA. L'industria agroalimentare americana è nel mirino del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti a causa della diffusione di un video consegnato all'associazione americana Humane Society testimonianza scioccante di crudeltà e maltrattamenti verso animali da allevamento. Il video in particolare mostra mucche invalide e non in grado di reggersi in piedi, in america le chiamano downer cows (mucche a terra) costrette a rialzarsi e a procedere con mezzi e metodi assolutamente fuori legge: scariche di elettroshock, getti d'acqua ad alta intensità e uso di muletti meccanici. Sotto indagine il grande mattatoio e l'enorme spreco di uno stabilimento della California del sud.
Per il segretario all'Agricoltura Ed Schafer le immagini e altre prove raccolte dagli investigatori sono state più che sufficienti per stabilire che l'azienda Hallmark Meat Packing, che ha sede a Chino, non ha fornito le necessarie attenzioni al bestiame malato, violando così le norme per la sicurezza imposte agli allevatori. Le autorità statunitensi sono intervenute immediatamente ritirando dal mercato 65 mila tonnellate di carne cruda e congelata, statisticamente parlando, pari a due hamburger per ogni abitante degli Stati Uniti.
L'Associazione Nazionale degli Allevatori è a favore del ritiro della carne incriminata, in commercio da febbraio 2006 e destinata a mense scolastiche, case di cura, ospizi per anziani e catene di fast food dove si producono milioni di hamburger.
James O. Reagan, presidente dell'organizzazione del Beef Industry Food Safety Council, rassicura però l'opinione pubblica californiana: "Possiamo confidare sul fatto che la fornitura di carne bovina sia sicura, ci sono infatti numerosi controlli prima che la merce arrivi sul mercato". Steve Mendell, presidente della Hallmark Meat Packing si è limitato soltanto a dichiarare di aver visto con orrore il video.
Per il momento il mattatoio ha sospeso il lavoro.
Una procedura mai vista sino ad ora in America, soprattutto considerando che la causa del ritiro è stata dettata da motivi prettamente precauzionali perché gli animali effettivamente non erano malati, nessun batterio killer, nessun virus presente, ma qualcosa che mette ancora di più i brividi e costringe ad una seria riflessione sul modo in cui si alleva ciò che poi finirà sulle nostre tavole. La regolamentazione impone infatti il divieto di commercio di carne di "bestiame a terra" per i rischi quali l'encefalopatia spongiforme bovina (BSE), altrimenti conosciuta come malattia della mucca pazza, molto pericolosa per l'uomo perché il virus trasmissibile può portare ad una patologia cerebrale, nella maggior parte dei casi fatale. Un'altra ragione è che il bestiame non riuscendo più a reggersi in piedi inevitabilmente convive con i propri e altrui scarti organici, con il forte rischio di contaminazione da salmonella ed E. coli (escherichia coli).
Ogni anno migliaia di animali usati per la produzione di cibo subiscono abusi e privazioni perché troppo spesso la sofferenza animale è considerata parte delle normali pratiche agricole. Esperimenti hanno mostrato che animali sottoposti a violenze ed a condizione di forte stress producono elevati tassi di ormoni come il cortisolo e l'adrenalina che potrebbero, secondo gli studi di settore, compromettere la qualità delle carni, ed oggi, a parere delle autorità americane, anche la salubrità.
Albert Einstein diceva: "Non sono coloro che fanno il male a rendere il mondo insopportabile, ma coloro che guardano e lasciano fare".
E in Italia cosa sta succedendo? Roberto Bennati, vicepresidente della LAV (Lega Anti Vivisezione) avverte: "La vergogna del trattamento violento riservato alle "mucche a terra" è una realtà drammaticamente diffusa anche nel nostro Paese. "Al pari degli Stati Uniti, dichiara il presidente della LAV, in Italia i mattatoi continuano a macellare bestiame non deambulante e a mettere in vendita le carni di questi animali". La LAV ha denunciato per maltrattamenti alcuni stabilimenti del nord Italia e altri processi sono attesi a Cuneo, a carico di due strutture, mentre a Mantova sono in corso indagini delle forze dell'ordine.
Se siamo ciò che mangiamo, cosa possiamo fare nel nostro piccolo grande mondo di consumatori? Sicuramente ricordarsi che i nutrizionisti consigliano di consumare la carne rossa non più di due tre volte a settimana. La carne se consumata nell'ambito di una alimentazione variata e in quantità moderata, assicura mediamente 20 g di proteine ogni 100 g, un buon apporto di aminoacidi essenziali (quelli che devono necessariamente essere introdotti con la dieta e che rendono un alimento proteico a elevato valore nutrizionale), vitamine del gruppo B e ferro facilmente assorbibile.
Tutto ciò non può certo fare male! Certo, se di qualità biologica è meglio"


Ecco, non lo trovate illuminante? E' vero che essere vegetariani risolve in parte il problema, ma credo che tutti coloro che per motivi personali non si sentono di diventarlo, dovrebbero pretendere che gli animali siano trattati in modo corretto, cioè che facciano la vita che loro compete di diritto. Con questo articolo voglio iniziare la mia personale battaglia per il diritto ad una vita a misura di animale. La carne per l'alimentazione deve provenire da animali che hanno vissuto nel modo giusto, senza stress e macellati senza creargli ulteriori sofferenze.


Ho appena localizzato dalle mie parti un'agriturismo bio presso il quale vado per acquistare la farina, e dove mi hanno detto che il loro bestiame vive al pascolo tutto l'anno, con la bella stagione hanno anche la verdura, e gli animali da cortile che razzolano. Spero di aver trovato il mio fornitore ufficiale di carne di qualità.

Commenti

Gata da Plar - Mony ha detto…
Cara MariBella... è già un pò che non mangio tutti i giorni carne... sto provando a sostituirla con i legumi (lenticchie e ceci in particolare sono i miei preferiti) però ogni tanto un assaggino lo faccio... e leggendo questo articolo ancora una volta rabbrividisco... Mi sa che elimino anche i salumi, tanto sempre carne è... Giorni fa ho visto su Il Gambero Rosso una trasmissione "Panino amore mio" e c'era un signore toscano che, da quello che ho capito, corrisponde più o meno ai "porchettari" che girano dalle nostre parti col camioncino e ti vendono, appunto, il classico panino con la porchetta.
Bè, questo signore vende dei panini farciti con una roba che non so come si faccia a mangiarla.... un blob di parti di mucca lessati e tritati non so se con erbe o altro... ha fatto vedere le parti lessate in bella mostra su piattini... c'era la lingua (che ho mangiato anch'io da piccola...), l'utero (che loro chiamano "matrice") e altre cose... ma quello che mi ha provocato un conato di vomito è stato.... il muso... il bellissimo nasone della mucca... diocheorrore... se ci penso mi sento ancora male....
Non che la porchetta, in quanto ad aspetto "intero", sia meglio... più passa il tempo più ste robe mi schifano...
marinella ha detto…
Monia, in Piemonte quando si fa il bollito misto si usa quello che chiamano testina, che è in effetti il muso, e si usa anche la lingua, cucinata in vari modi, ion non ho problemi particolari (dipende dai gusti personali), ma gli animali devono assolutamente fare una vita decente, e giusta per loro, pascolare e vivere rilassati, e sopratutto quando serve devono essere macellati in modo non traumatico. In fin dei conti l'uomo è onnivoro mica per niente, ma dall'età della pietra si è procurato il cibo senza rinchiudere gli animali in cubicoli per impedirgli di muovere ecc... Comunque la porchetta l'avevo assaggiata tanti anni fa, non l'ho mai rifatto, si tratta di un intruglio non meglio definito di tagli di carne impastati con erbe (tante) e pepe (tantissimo) questo è fatto proprio per coprire il gusto del prodotto originale, chiaro che non deve avere un gusto piacevole all'origine. ciao e buona giornata.
rosy ha detto…
hai fatto bene a pubblicare questo articolo spero che tutti si rendano conto di cosa sta dietro al consumo indiscriminato di mangiare carne, io personalmente non ne mangio e sto benissimo, mangio tantissima frutta e verdura, sono un po' sovrappeso perchè mangio tanti formaggi e poi sono golosa. Mio marito la mangia 2 volte al giorno, se gli cucino qualcosa di diverso arriccia il naso per questo che dico un uso indiscriminato perchè basterebbe mangiarne due o 3 volte a settimana. ciao e baci
marinella ha detto…
Rosy, io sono abbonata alla newsletter di Eurosalus, che è molto interessante e dove ricavo alcuni dei miei post, prova ad andare a vedere questo link sulla carne, è molto interessante: http://www.eurosalus.com/notizie/ultime/il-lato-oscuro-dellhamburger.html

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