E' Carnevale e non possono mancare i Krapfen
La ricetta che ho usato è quella di Luca Montersino, che ho provato per la prima volta oggi e vi assicuro ne vale la pena.
Ho impastato prima di pranzo, lasciato riposare in frigo durante il pranzo, ho tirato la pasta e ritagliato subito dopo pranzo, ho fatto un riposino e poi via a friggere.
Ingredienti:
Farina 600 gr. (ho usato quella 00 bio del Mulino Marino)
Zucchero 150 gr.
Uova 8 (la ricetta prevede 435 gr con 8 uova ci si va molto vicino)
Burro morbido 150 gr
Lievito di birra fresco 20 gr. (ho usato una pustina di lievito secco più un pochino)
Sale 4,5 gr
Scorza grattugiata di 1 limone
un grosso pizzico di vaniglia naturale
Procedimento:
Con queste dosi ho ottenuto una quarantina di Krapfen, non eccessivamente grandi (giusti) e veramente squisiti.
Ecco le foto dell'opera
Ho impastato prima di pranzo, lasciato riposare in frigo durante il pranzo, ho tirato la pasta e ritagliato subito dopo pranzo, ho fatto un riposino e poi via a friggere.
Ingredienti:
Farina 600 gr. (ho usato quella 00 bio del Mulino Marino)
Zucchero 150 gr.
Uova 8 (la ricetta prevede 435 gr con 8 uova ci si va molto vicino)
Burro morbido 150 gr
Lievito di birra fresco 20 gr. (ho usato una pustina di lievito secco più un pochino)
Sale 4,5 gr
Scorza grattugiata di 1 limone
un grosso pizzico di vaniglia naturale
Procedimento:
Si mette la farina nella planetaria con lo zucchero, il lievito secco e si avvia, si unisce la vaniglia e il limone grattugiato, si sgusciano tutte le uova e si aggiungono alla farina un po' alla volta.
Si lascia impastare per un po', poi si inizia ad aggiungere il burro a tocchetti lasicandolo assorbire bene prima di aggiungerne altro, per ultimo si mette il sale.
L'impasto deve essere ben incordato ma sembrerà parecchio umido.
Si estrae il tutto su un piano di lavoro infarinato e senza impastare eccessivamente si da forma all'impasto, si avvolge il tutto con della pellicola e si mette in frigorifero per un'ora (io l'ho lasciato di più).
Si estrae dal frigo e si stende cercando di non schiacciare troppo l'impasto, io l'ho tirato un po' come si fa con l'impasto della pizza fino ad uno spessore di un centimetro scarso.
Non avendo un coppapasta della giusta dimensione ho usato un bicchiere da vino infarinato per ritagliare dei rotondi che ho posato su un paio di teglie infarinate.
Ho coperto con della pellicola le teglie e ho lasciato riposare ancora 2 ore.
Ho impastato anche i ritagli nuovamente, stendendoli con un mattarello, cercando di non schiacciare eccessivamente, ho ritagliato altri cerchi e gli ultimi ritagli li ho tagliati a tocchetti, ho coperto con pellicola anche questi ultimi e lasciato riposare.
Dopo 2 ore ho messo mezzo litro di olio di arachide a scaldare in un tegamino a fondo spesso, quando ha raggiunto la giusta temperatura, ho spostato sul fuoco piccolo del caffè per non surriscaldare l'olio.
Per verificare la temperatura dell'olio ho iniziato a friggere i pezzetti did ritaglli.
Mi sono attrezzata con una terrina bassa e lunga nella quale ho messo dello zucchero semolato e man mano che tiravo fuori dall'olio i pezzetti di pasta, li rigiravo nello zucchero.
Ho fatto lo stesso con tutti i dischi di pasta.
Mentre lievitavano, mi ero preparata una crema pasticcera fatta seguendo sempre le indicazioni di Montersino, usando 800 ml di latte, 200 ml di panna, 6 tuorli, 300 gr. di zucchero, un pizzico di sale, vaniglia e scorzetta di limone grattugiata e 70 gr di amido di mais.
Ho messo la crema tiepida in una siringa da pasticceria e man mano che inzuccheravo i krapfen li siringavo con un pochino di crema pasticcera prima di posarli su un piatto da portata.
Con queste dosi ho ottenuto una quarantina di Krapfen, non eccessivamente grandi (giusti) e veramente squisiti.
Ecco le foto dell'opera
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