Le avventure di Poldo il Lievito Padre e la Colomba al cioccolato di Montersino
Come già detto sono anch'io entrata nella cerchia delle fans del Maestro Pasticcere L.M., inolte da quando Poldo è entrato a far parte della famiglia non vedo l'ora di metterlo all'opera, quindi.....
Ho deciso di avventurarmi nella preparazione della colomba al cioccolato con farro e kamut di Montersino.
Tutto è cominciato col tirare fuori Poldo dal frigo e iniziare a fargli vari rinfreschi, lui, ha subito gradito e ha dimostrato di saper contraccambiare immediatamente questo nei giorni precedenti. Ho poi fatto 3 rinfresci in rapida successione il giorno prima e alle 6 del mattino di ieri ho iniziato l'avventura che troverete dettagliata sotto, con le dosi per la ricetta e anche tutti i problemi riscontrati. Vi anticipo subito che malgrado tutto è ventua una colomba veramente fantastica.
La ricetta è tratta direttamente dal Blog di Luca Montersino : Peccati di Gola
Ingredienti:
A sinistra la dose di L.M., a destra la dose che ho fatto io e che ha dato 2 colombe da 1 kg e una formato panettoncino di circa 250 gr.
Ingredienti
Per il primo impasto: mezza dose:
300 gr di acqua 150 gr acqua
360 gr di zucchero semolato 180 gr. zucchero semolato
360 gr di lievito madre 180 gr. lievito madre
600 gr di farina 00 300 farina (manitoba)
100 gr di farina di farro integrale 50 farro
100 gr di farina di kamut 50 kamut
450 gr di tuorlo 225 gr. di tuorlo (13 tuorli)
500 gr di burro 250 gr di burro
Per il primo impasto: mezza dose:
300 gr di acqua 150 gr acqua
360 gr di zucchero semolato 180 gr. zucchero semolato
360 gr di lievito madre 180 gr. lievito madre
600 gr di farina 00 300 farina (manitoba)
100 gr di farina di farro integrale 50 farro
100 gr di farina di kamut 50 kamut
450 gr di tuorlo 225 gr. di tuorlo (13 tuorli)
500 gr di burro 250 gr di burro
Per il
secondo impasto:
200 gr di farina 00 100 gr. farina manitoba
70 gr di zucchero semolato 35 gr di zucchero
90 gr di tuorlo 45 gr. di tuorlo (2,5 tuorli ca)
100 gr di burro 50 gr. di burro
24 gr di sale 12 gr di sale
2 bacche di vaniglia 1 bacca di vaniglia
800 gr di cioccolato in gocce 400 gr di gocce di cioccolato
75 gr di purea di scorza d'arancia 38 gr. di purea di scorza di arancio
200 gr di farina 00 100 gr. farina manitoba
70 gr di zucchero semolato 35 gr di zucchero
90 gr di tuorlo 45 gr. di tuorlo (2,5 tuorli ca)
100 gr di burro 50 gr. di burro
24 gr di sale 12 gr di sale
2 bacche di vaniglia 1 bacca di vaniglia
800 gr di cioccolato in gocce 400 gr di gocce di cioccolato
75 gr di purea di scorza d'arancia 38 gr. di purea di scorza di arancio
Per la glassa: (L.M. non ha dato specificazioni, quindi mi sono rifatta alle dosi suggerite da un'altra ricetta)
2 albumi sbattuti (non montati) pesati= ca. 72
gr
Almeno il doppio in zucchero a velo (anche due
volte e mezza) setacciato e mescolato molto bene, mandorle spellate
Procedimento: (di seguito le indicazioni di L.M., pià in basso ho messo il procedimento che ho seguito io)
Preparazione
Per il primo impasto: mescolate 200 (100) gr di acqua con lo zucchero, fino a ottenere una consistenza sciropposa. Unite il lievito madre, le farine, l'acqua rimanente, i tuorli e iniziate ad amalgamare gli ingredienti. Aggiungete infine il burro e lavorate il tutto fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Fate lievitare a temperatura ambiente per 12-15 ore fino a che avrà triplicato il suo volume.
Per il primo impasto: mescolate 200 (100) gr di acqua con lo zucchero, fino a ottenere una consistenza sciropposa. Unite il lievito madre, le farine, l'acqua rimanente, i tuorli e iniziate ad amalgamare gli ingredienti. Aggiungete infine il burro e lavorate il tutto fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Fate lievitare a temperatura ambiente per 12-15 ore fino a che avrà triplicato il suo volume.
Per il
secondo impasto: lavorate
il primo con la farina per 20-25 minuti fino a quando non si sarà staccato dalle
pareti. Aggiungere lo zucchero in due o tre volte, i tuorli a filo, il burro
morbido, il sale e i semi di vaniglia, amalgamate per 20 minuti e fate riposare
il tutto per 5 minuti. Unite quindi le gocce di cioccolato e la purea di scorza
d'arancia e lasciate lievitare per 1 ora (FOTO A).
Tagliate
l'impasto in 4 parti (FOTO B e C) e mettetelo nello stampo e fate
lievitare a 30°C per 6-7 ore (FOTO D). Cuocete in forno statico a 175°C con
valvola chiusa per 60-65 minuti, aprite la valvola per gli ultimi 10 minuti.
Sfornate e fate raffreddare per 12 ore.
Ecco invece il mio passo a passo:
Tempistica globale:
Iniziare l’impasto il giorno 1 alle ore 7 e far lievitare fino alle ore 22
Riprendere alle 22: 1 ora scarsa di preparazione + 1 ora di lievitazione, mettere
negli stampi e far lievitare la notte 6 – 7 ore
Giorno 2 ore 7 Infornare a
170 gr per 35 minuti e raffreddare
per 12 ore a testa in giù come il panettone
Mie note di preparazione:
Ore 7.00 del mattino, ho preparato lo sciroppo con 100 ml di
acqua e tutto lo zucchero mescolando a freddo e a mano in una terrina, poi ho
messo lo sciroppo nella planetaria, ho aggiunto Poldo (180 gr di lievito padre) e ho
avviato la planetaria.
Ho pesato le farine e le ho aggiunte a cucchiaiate in
modo che si creasse l’impasto, ho unito i 50 ml di acqua rimanenti. Una volta l’impasto ben formato ed incordato,
ho sgusciato e pesato i tuorli (13) !!! che ho unito uno per volta impastando per
farli assorbire prima di aggiungere l’uovo successivo.
Una volta inseriti tutti
i tuorli, ho iniziato ad aggiungere il burro morbido 250 gr (temperatura
ambiente dalla sera prima) a tocchetti piccoli, anche qui facendo assorbire man
mano ogni pezzetto all’impasto. Durante
questo procedimento ho fermato un paio di volte la planetaria per far scendere
un pochino l’impasto che si era accumulato intorno al gancio e fare in modo che
si mescolasse tutto per bene.
Ore 7.55 ho finito di impastare, il risultato è un impasto
ben incordato ed elastico, ma anche piuttosto morbido, non forma una palla. Ho travasato il tutto in una terrina capiente
che ho coperto con pellicola e ho messo nel forno con la luce accesa. Deve
lievitare dalle 12 alle 15 ore. Dovrebbe triplicare di volume.
Ore 22.00 l’impasto ha triplicato abbondantemente di volume, è
addirittura traboccato un po’.
Ho messo di nuovo il tutto nella planetaria, ho impastato
con la farina (100 gr) fino a che non si
staccasse dalle pareti, l’impasto è ancora parecchio morbido, ho unito 2 tuorli
di uovo, lo zucchero in diverse volte, l’impasto mi sembrava ancora un po’
troppo morbido, ho aggiunto ancora circa 50 gr. di farina manitoba, poi ho
aggiunto i 12 gr. di sale e gli ultimi 50 gr di burro
morbido. Visto che l'Archi li voleva e che la ricetta originale prevedeva la purea di arancio (che è fatta con canditi triturati) ho aggiunto una confezione da 70 gr. di arancia candita e
5 o 6 gocce di olio essenziale di limone oltre a 2 bei pizzichi di vaniglia naturale. A questo punto ho
lasciato riposare 5 minuti e poi ho aggiunto le gocce di cioccolato (350 gr., l'idea era di usare le restanti sulla glassa ma alla fine ho desistito, e meno male come vedrete)
Prima di tirare fuori l’impasto dalla
planetaria ho ancora aggiunto altra farina, circa 100 gr, perché l’impasto era
veramente molto morbido, poi ho estratto il tutto sul piano di lavoro
infarinato e ho dato ancora una piccola impastata per disperdere bene le gocce
di cioccolato. Il mio impasto comunque era molto più morbido di quello che si vede nelle foto di L.M.
Ho quindi distribuito il tutto in 2 forme da 1 kg e una piccola
porzione in una ciotola rivestita di carta da formo. Finalmente ho rimesso in forno
acceso solo con la luce per la lievitazione finale.
Tutto questo avveniva mentre avevo una crisi di raffreddore pazzesca, e ho lavorato con i tamponi nel naso.
Questa mattina, ore 8,00 ho estratto le colombe dal forno con tutta la
gratella che le reggeva, ho acceso il forno a 180°in (forno statico) e:
Errore!!!!
le
colombe vanno cotte prima! e solo una volta cotte, o quasi, vanno glassate, ho toppato!
Non vi dico quello che mi è passato per la testa quando ho sfornato delle bellissime, panciutissime e carbonizzatissime colombe, completamente nere sulla superfice.
Intanto che si sfreddavano un po' ho iniziato ad osservarle, rifare tutto? mi veniva male solo all'idea, poi ho preso la piccolina e ho l'ho tolta dallo stampo per vedere meglio e mi sono resa conto che in realtà le colombe erano perfettamente cotte lo dimostrava la prova stecchino, ma anche morbide, si era solo carbonizzata la glassatura.
Ho lasciato raffreddare a testa in giù
infilzate con dei ferri da calza come sostegno, poi ho asportato tutta la copertura con un coltellino seghettato e ho deciso di sostituirla con una glassa di zucchero semplice, fatta sul momento. Non è la glassa giusta ma ho preferito non correre il rischio di seccarle troppo rimettendole in forno con una nuova dose di glassa tradizionale, mi è parso troppo rischioso.
La glassa andrebbe fatta una volta sfornata la colomba, come
da indicazioni barrate, poi si rimette la colomba in forno per altri 5-10
minuti , quindi si sforna e si mette a raffreddare a testa in giù.
Io invece ho usato questa Glassa di zucchero semplice:
- 2 etti di zucchero a velo;
- 2 cucchiai di succo di limone;
- 1 albume;
- madorle
·
In un tegamino versare l’intera quantità di
zucchero a velo unito al succo di limone e lasciate andare a fuoco lento.
·
Dopo qualche secondo unire l’albume d’uovo
sempre mescolando. Appena si crea la glassa spegnere e versate sul dolce si secca subito e non si può ripassare con la spatola, ma almeno era glassata.
Ore 13.00 Tagliata ed assaggiata (quella piccolina) una
delizia, non troppo dolce, molto piacevole e morbidissima.
Ecco le foto.
Conclusioni: (spero che siate riusciti ad arrivare fino a qui)
La ricetta di L.M. è ottima, naturalmente è tarata per la farina che usa lui, mi pare sia quella del mulino Marino, io ho usato una manitoba bio e la resa è stata diversa, con la mia farina avrei potuto omettere almeno 2 tuorli, forse 3, in questo modo non avrei dovuto aggiungere altra farina, quindi con mezza dose, si otterrebbero esattamente 2 colombe da 1 kg.
Il raffreddamento non è durato 12 ore, si sono raffreddate molto prima e una volta ben fredde ho tolto i ferri e le ho riposte nel verso giusto.
Oggi staranno fuori tutto il giorno, questa sera prevedo di metterle ogniuna in un grande sacchetto di nailon un po' come quelle che si trovano in commercio.
Questa è la versione al cioccolato, le gocce che ho usato le ho acquistate allo spaccio della Caffarel, sono molto buone, ma 350 gr. sono ampiamente sufficienti, hanno addirittura colorato un po' il mio impasto.
Proverò a rifare questa ricetta nella versione senza cioccolato e con i canditi, visto che noi siamo tra quelli a cui i canditi e le uvette piacciono.
Fine dell'avventura, approfitto di questo spazio per fare a tutti i miei auguri di Buona Pasqua.
Commenti
:)
ho trovato il tuo blog per caso, ed ho deciso di soffermarmi a leggere le interessanti cose.... in particolare la carbonizzazione delle colombe...e la cosa mi ha rallegrata un pò: non sono l'unica a fare pasticci allora!!!!
Mi segno tra le tue lettrici, così tornerò presto a farti visita!!
Se ti fa piacere, passa a trovarmi sul mio blog:
http://delizieeconfidenze.com
Bacio
Io sto continuando ad usare Poldo con molta soddisfazione.
Mitica però anche tu MariBella, con l'idea di grattar via la glassa bruciata e recuperare alla grande tanto lavoro! :*)
Sabato scorso ho avuto l'onore, anzi no, l'ONORE (tutto maiuscolo, che rende meglio...) di conoscere di persona Montersino, di stargli vicino seppure per pochi attimi e di avere il suo autografo sul libro Peccati al Cioccolato... Non ti dico l'emozione... per un pò m'ha fatto dimenticare il disastro della mia terra natìa...
Un abbraccio!