Pino Balsamico

Guardate che bellissima candela ho fatto tutta con le mie manine!



Ok, lo so, c'è chi dirà che non ci vuole una grande scienza a fare le candele, ma questa è particolare:

Innanzi tutto è Bio, poi è fatta con cera di soia non OGM, è colorata con pigmenti naturali, ed è profumata con un mix di oli essenziali di Pino balsamico, canfora e ginepro.

Lo stampo l'avevo acquistato anni fa, ma si tratta di uno stampo fatto partendo da un materiale che si chiama Ruba forma, che viene colato sul soggetto desiderato e una volta rassodato, si presenta gommose ed elastico. Si taglia delicatamente con un cutter affilatissimo da un solo lato per poter estrarre l'oggetto di cui si desiderava rubare la forma e il gioco è fatto, si ottiene un calco da usare per colare candele, saponi e quello che si vuole.

Una volta solidificata la candela l'ho estratta, e l'ho delicatamente passata con del burro di Karité, nei punti più sporgenti, successivamente ho spolverato il tutto con del glitter bianco.

Tutto questo per ottenere una candela profumata, balsamica, natalizia, che non nuoce alla salute, e che può addirittura essere usata per un massaggio volendo.

Commenti

Fabiana Del Nero ha detto…
Altro che facile....mi sembra un procedimento piuttosto articolato e questa Ruba gomma per me è una divertentissima novità.
Quindi tu hai colato il materiale su di un finto alberello, ho capito bene?? La cosa sembra troppo interessante, non vorrei, come spesso mi capita.capire una cosa per un'altra!
Bacissimi, Fabi
marinella ha detto…
Fabiana, mi spiego meglio, io la forma l'ho acquistata, ma so come l'hanno fatta. Hanno colato il ruba forma su un alberello di qualche materiale, non so quale, poi una volta solidificato hanno tagliato la forma per togliere l'alberello ottenendo un calco nel quale colare il prodotto che vuoi, cera, gesso, sapone ecc... So che si trova da qualche parte, l'avevo trovato tempo fa, ma ora dovrei fare una ricerca per vedere dove acquistarlo. Penso presso qualche negozio belle arti ben fornito.
Sara ha detto…
Mamma mia, è stupenda!
marinella ha detto…
Grazie Sara, sapessi che buon profumo ha, niente a che vedere con le candele fatte in cina (che sono bellissime sovente)Ma pensa che una volta usata, posso recuperare la cera e riutilizzarla!
lucy ha detto…
complimentissimi a me non sembra facile e poi con tuttii tuoi pressuposti.ottima idea per natale!peccato non avere le tue doti!
marinella ha detto…
E vero Lucy, ma secondo me il problema di questo tipo di candele è che potrebbe essere non compreso da chi lo riceve, ci sono talmente tante belle candele in giro che questa alla fine potrebbe sembrare misera. Occorrerebbe fornirla di un'etichetta che spieghi veramente bene di cosa si tratta. Diversamente rischia di fare la fine di tutte le altre. Comunque io sono molto fiera del risultato, ho anche fatto una rana bellissima con lo stesso sistema, la devo ancora fotografare ma lo faccio presto. Grazie di essere passata.
CompagneDiMerende ha detto…
che bella!complimenti1
iscritte!passa da noi se ti va....XD
cristina ha detto…
stupenda!
marinella ha detto…
Grazie Cristina, anche di essere passata da queste parti.
Gata da Plar - Mony ha detto…
Ma lo sai da quanti anni ho di sotto, nello Stanzone delle Cose Perdute, tutto il materiale per fare candere?! :DDD
Ho pure un paio di manuali ma non mi ci sono mai cimentata perchè ho letto che se non si sta attenti, la cera può prendere fuoco... è vero?! :(((
C'ho una fifa delle fiamme......
Sei stata bravissima e, come dice Fabiano, anche a me sembra tutt'altro che facile! :D

Una curiosità... quindi lo stampo è tagliato da un lato giusto? Ma poi non cola fuori il materiale che ci metti dentro? O va tenuto legato con qualcosa? ... io intanto accumulo informazioni, visto mai ^_____^

Un baciottone e buona domenica!
marinella ha detto…
Carissima Gattona, la cera non prende fuoco facilmente, soprattutto se si tratta di cera buona, inoltre si fa fondere a bagno maria oppure con il microonde e si può regolare il tempo quindi nessun problema. Se usi il fornello direttamente, potresti correre dei rischi, ma pensa alle candele, la cera fonde, la fiamma non si propaga, quindi è la stessa cosa. Per quanto riguarda lo stampo, come dicevo io l'ho acquistato, ma si tratta di uno stampo fatto con il ruba forma, un materiale bicomponente, che viene messo intorno all'oggetto che interessa e si lascia solidificare, diventa una specie di silicone gommoso. se il soggetto lo permette si può solo rigirare lo stampo come un calzino, ma questa è una manovra un po brutale, diversamente, si pratica un taglio molto netto nel silicone, da un lato, per permettere all'oggetto di essere tirato fuori, poi, si richide lo stampo tenendolo chiuso con degli elastici oppure come faccio io con un giro di scotch in un paio di punti. Essendo un pino, quindi conico, probabilmente per fare lo stampo hanno usato una scatoletta di latta nella quale hanno posato il pino originale, poi hanno colato il silicone dentro e atteso l'indurimento. poi hanno tolto il fondo della latta con un apriscatole e hanno spinto fuori il cilindro di rubaforma con dentro l'oggetto, una volta aperto il cilindro ed estratto il pino originale, richiudendo il tutto da una parte rimane completamente chiuso, dall'altra rimane il foro per colare la cera, visto che il pino era posato sul fondo della latta. Non so se mi sono spiegata, comunque si tiene chiuso e si cola la cera, una volta indurita si apre lo stampo delicatamente e si estrae il prodotto finito. Questo è fatto solo con ingredienti naturali e bio, quindi, volendo la cera fusa (non bollente) può essere usata per fare dei massaggi ai piedi, ai talloni, sui gomiti, insomma dove c'è bisogno di nutrire pesantemente. Bacioni
marinella ha detto…
Gata, la cera usata solitamente per le candele è stearina derivata dal petrolio, e non cola quasi neanche, tende a sparire man mano, invece la cera vera, cola e la puoi recuperare e riutilizzare quasi all'infinito.

Post popolari in questo blog

IMPARIAMO A LEGGERE LE ETICHETTE - IL CODICE A BARRE

Liquore ai fiori di Acacia (o Robinia)

Sedano Rapa e Cavolo Rapa