PANETTONE CON LIEVITO MADRE SECCO
Tutti gli anni ci provo e regolarmente produco un ottimo mattoncino dal sapore gradevolissimo ma che va bene per l'edilizia. Solo mio marito eroicamente lo affetta e lo intinge nel té al mattino.
Quest'anno grazie anche alla nuova planetaria ho fatto di nuovo un tentativo e devo dire che sono moderatamente soddisfatta.
Prima di tutto ha lievitato, poteva essere meglio ma ha lievitato, poi non serviva la sega elettrica per affettarlo, e infine l'abbinamento albicocche cioccolato a pezzi grossi è decisamente vincente.
Ho più o meno seguito una ricetta trovata in rete che prevedeva appunto l'uso del lievito madre secco, cosa molto comoda per chi come me non ha la pazienza di allevare un lievito madre. Non panifico abbastanza e non avrebbe senso. Ho comunque apportato alcune modifiche, soprattutto per quanto riguarda la farcitura.
Lo riproverò sicuramente perché ho già in mente alcune varianti di cui vi parlerò strada facendo.
Attrezzatura :
1 pirottino di carta per panettone da 1 kg
1 termometro sonda
1 planetaria
Ingredienti per un panettone da 1 kg (revisione al 14/12/2019)
Per il primo
impasto:
300 gr di farina
manitoba bio (+ 2 cucchiai)
150 gr di acqua
90 gr di zucchero
semolato
20 gr di lievito
madre secco (o 1/2 bustina di lievito di birra secco)
4 tuorli di uova bio
130 gr di burro
Per il secondo
impasto:
il primo impasto +
55 gr di farina
manitoba
5 gr di lievito
madre (o 1/4 di bustina di lievito di birra secco)
1 tuorli bio
25 gr di zucchero
semolato
30 gr di burro
6 gr di sale
50 gr di aroma
panettone (vedi ricetta sotto)
200 gr di cioccolato amaro
50 gr di albicocche candite (io ho usato marmellata di albicocche a pezzi grossi, prelevando solo i pezzi) (o in alternativa 250 gr in totale tra cioccolato, frutta candita e uvetta)
Per l’aroma
panettone:
100 gr di miele all'arancia o al limone o di acacia (io ho usato arancia)
50 gr di arancia candita
la scorza
grattugiata di 1 limone, di un mandarino e di un’arancia (io ho messo 10 gocce per tipo di olio essenziale di arancio, mandarino e limone al posto)
1 cucchiaino raso di
estratto di vaniglia naturale
Si ottiene una dose adatta ad aromatizzare circa 3 panettoni, ma si conserva bene in un vasetto ben chiuso.
Procedimento:
La sera prima, verso le 18
Preparare l’aroma
panettone frullando in un piccolo robot (io uso il bullet) il miele
con l’arancia candita e le scorze di agrumi grattugiate (o l'olio essenziale), unire la
vaniglia e mescolare bene con una forchetta, si deve ottenere una crema. Coprire e lasciare a
temperatura ambiente, servirà il giorno dopo.
Sempre la sera, iniziare il primo
impasto mettendo nella planetaria la farina 300 gr con il lievito, l’acqua 150 ml
e 2 tuorli, avviare con il gancio, quando inizia ad incordare
unire gli altri 2 tuorli e lo zucchero 90 gr alternati e un po’ per volta. Io a
questo punto ho aggiunto anche i 2 cucchiai di farina perché il
composto mi sembrava non giusto, troppo liquido, ma credo dipenda anche dal tipo di farina che si usa.
Quando inizia ad
incordare e ad attaccarsi al gancio, unire il burro a pezzi
a temperatura ambiente, lasciandolo assorbire prima di aggiungerne altro
Una volta assorbito
tutto il burro, togliere dalla ciotola e mettere in una terrina
imburrata, coprire con pellicola e mettere a lievitare nel forno con
la sola luce accesa, deve triplicare.
Per sicurezza crearsi una spia, in modo da
capire quanto lieviterà l’impasto. Io o usato il bicchierino del
bimby riempito poco sotto la riga, come si vede dalla foto ha raggiunto il bordo. Serve un contenitore con le pareti
verticali in modo da poter valutare facilmente lo sviluppo
dell’impasto. A raggiungimento della lievitazione la spia andrà unita al resto. Il mio panettone era triplicato alle 10 del mattino successivo.
Una volta che il
composto è triplicato, (non proseguire fino a che non triplica),
procedere col secondo impasto.
Preparare prima tutti i
componenti da usare.
Mettere nella
ciotola della planetaria il primo impasto, poi aggiungere uno dopo
l’altro i seguenti ingredienti, incordando sempre prima di
aggiungere l’ingrediente successivo.
- la farina 55 gr con il
lievito madre 5 gr
- 1 tuorlo e lo
zucchero 25 gr alternandoli fino ad esaurimento
- l’aroma
panettone 50 gr a cucchiaini piccoli incordando tra uno e l’altro
- il sale 6 gr
- il burro poco per
volta 30 gr
- per ultimi
inserire il cioccolato in pezzi grossi, ricordando di mantenere
le dosi di circa 250 gr totali tra cioccolato e albicocche (io a questo punto ho inserito solo il cioccolato a
pezzi grossi)
Nota: Siccome ho usato
della marmellata di albicocche con i pezzi, ho preferito metterla più avanti quando ho estratto il composto, in modo da non distruggere troppo i pezzi. La prossima volta pensavo di usare delle albicocche disidratate, tagliate a pezzi e messe a rinvenire in rum, poi ben scolate.
Far riposare
l’impasto per 60 minuti nella ciotola della planetaria, sempre nel
forno con la luce accesa e non coperto.
Estrarre l’impasto
dal boccale, stenderlo sul piano di lavoro, allargandolo a rettangolo e far riposare per 15 minuti
per fargli creare una pellicina, (a questo punto io ho aggiunto i pezzi di albicocca prelevati dalla marmellata) poi ho richiuso l’impasto, facendo delle pieghe
Lasciare riposare
per altri 10 minuti poi procedere alla pirlatura.
La pirlatura serve per dare tono al composto, si deve formare una
palla che non si afflosci, se si vede che tende ad appiattirsi
attendere altri 15 minuti poi ripetere la pirlatura. (in rete ci sono diversi filmati che fanno vedere come procedere, diciamo che una volta fatta la prima palla si continua ad avvolgere su se stessa delicatamente).
Mettere la palla nel
pirottino, far lievitare per 7-8 ore o fino a che il
composto non arrivi a circa 1 dito dal bordo del pirottino. In funzione della temperatura potrebbe essere necessario aspettare ancora un po'. Al
raggiungimento della lievitazione mettere in frigo per 15 minuti
intanto che si scalda il forno
A questo punto si procedete con la scarpatura, la
scarpatura è il taglio a croce che si fa con una lametta. Poi si mettono dei pezzetti di burro nel taglio (sempre a croce) e si procede alla cottura.
Per chi preferisce un panettone glassato, questo sarebbe il momento di aggiungere la glassa. (nota: credo che eviterò la scarpatura la prossima volta)
Il forno deve avere una temperatura sui 150-160 gradi, meglio non usare una temperatura troppo elevata per permettere al panettone di lievitare ancora durante la cottura. Inserire nel forno anche una ciotola con dell'acqua, in modo da non seccare troppo l'impasto in cottura.
Se si cuociono in contemporanea più panettoni, meglio usare una temperatura più bassa perché si dovranno allungare un po' i tempi di cottura.
Cuocere fino al raggiungimento di una temperatura al cuore di circa 90 gradi (occorre avere un termometro sonda da usare per testare la temperatura) quando ho testato la temperatura, ho infilzato il panettone attraverso la carta in modo da non compromettere la lievitazione, meglio non infilzarlo da sopra a mio parere.
Per una pezzatura come questa, sul kg, i tempi di cottura saranno di circa 55-60 minuti, ma ogni forno è diverso.
Appena è cotto, estrarlo dal forno e infilzarlo con degli spiedini alla base, girare il panettone a testa in giù e appenderlo a raffreddare in un tegame ampio. Deve raffreddare per almeno 8-10ore, dipende dalla pezzatura, prima di essere imbustato. Idealmente andrebbe consumato dopo almeno un paio di giorni in modo che sviluppi bene tutti gli aromi.
Se si vuole conservare per tempi più lunghi la busta di plastica andrebbe spruzzata con alcol da liquori, serve per ridurre i rischi di formazioni batteriche. Comunque è fondamentale che il panettone sia ben cotto e asciutto all'interno, un panettone non abbastanza asciutto all'interno potrebbe compromettere la conservazione, ecco perché è importante usare un termometro sonda per testare la teperatura al cuore.
Aggiornamento al 25/12/2021
Mi sono fatta due conti per capire quanto viene a costare un panettone fatto in casa tutto compreso
(eccetto il costo dell'energia per la cottura)
In pratica il costo complessivo sta tra gli 8 e i 9 euro di materie prime di qualità, tendenzialmente usando quasi tutto biologico.
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