Macerati oleici - oleoliti

La primavera è "scoppiata" e i prati si riempiono di fiorellini belli e utili.

Quindi, con l'aiuto della mia mamma, che devo dire è molto collaborativa, ho iniziato la produzione di nuovi oleoliti.

Gli oleoliti si fanno partendo da olio vegetali biologici, generalmente olio di girasole o olio di vinacciolo, nei quali si fanno macerare per un periodo variabile (generalmente almeno 21 giorni) i fiori che ci interessano.

La domanda che "sorge spontanea" è a cosa servono? Generalmente gli oli assorbendo le proprietà dei fiori con i quali sono messi in contatto trasportano queste proprietà nei prodotti finali.

Io uso gli oleoliti per fare balsami per la pelle o per farne delle creme.

Uno dei più diffusi è l'oleolito di calendula, che è altamente cicatrizzante e riparatore della pelle, va benissimo nei balsami per le labbra e generalmente lo uso quasi in tutte le mie creme.

Un'altro oleolito interessante è quello di Bellis Perennis (la comune pratolina) che pare abbia delle proprietà rassodanti e tensori, viene usato come olio per massaggiare il busto a fini rassodanti.

E poi c'è l'oleolito di violetta, questo viene principalmente utilizzato nelle creme di bellezza per le sue qualità addolcenti anche se occorre una lunga macerazione, almeno 6 settimane.

Così, oggi mentre ero al mio corso, la nonna ha raccolto enormi quantità di violette e di pratoline. Per fare un macerato che abbia senso ne occorrono tantissime e pesano veramente poco. Pensate che dopo tanto lavoro è riuscita ad ottenere ben 66 grammi di violette e 100 grammi di pratoline. Per darVi un'idea questo rappresenta il volume di una grossa tazza da latte di fiori senza stelo e piuttosto pressati.

Adesso sono nei barattoli e occorre attendere che cedano le loro preziose proprietà.

Fra un mese potrò preparare un'olio rassodante per il busto e fra un mese e mezzo una bella crema da giorno.

Commenti

Ljudka ha detto…
Ciao Marinella!
Vorrei chiederti un consiglio riguardo all'oleolito di violetta.. Ho raccolto i fiori freschi e voglio provare a farlo con l'olio di vinaccioli, e volevo chiederti qualche consiglio più preciso su quale tipo di macerazione sia meglio utilizzare con i fiori di violetta.
La tua indicazione di una lunga macerazione mi fa pensare che sia meglio la macerazione a freddo, al buio. E' così?
Inoltre, essendo poco pratico degli oleoliti, vorrei chiederti se puoi darmi altri consigli.. per evitare l'irrancidimento dell'olio durante la macerazione stessa (come ahimé è successo con il Calycanthus), e ottenere un olio abbastanza profumato! Su Internet ho trovato diversi metodi.. chi dice sole, chi dice buio.. chi dice di sostituire la pianta fresca ogni tot giorni per ottenere un olio più profumato.. chi suggerisce di agitare un po' ogni giorno.. chi dice garza, chi dice tappo ben chiuso..
Il Calycanthus ha fermentato dopo 2 settimane, sia tenendo il vaso chiuso (il livello dell'olio è salito, ed è uscito nonostante il tappo dei Bormioli Rocco fosse chiuso!) che aperto.. stessa cosa.. anche se avevo tolto un po' di umidità ai fiori con la carta tipo "scottex" prima di metterli sott'olio.. è irrancidito lo stesso.
Mi daresti qualche consiglio.. come lo faresti tu?
Grazie! Ciao
Luca
Ljudka ha detto…
Ciao Marinella!
Vorrei chiederti un consiglio riguardo all'oleolito di violetta.. Ho raccolto i fiori freschi e voglio provare a farlo con l'olio di vinaccioli, e volevo chiederti qualche consiglio più preciso su quale tipo di macerazione sia meglio utilizzare con i fiori di violetta.
La tua indicazione di una lunga macerazione mi fa pensare che sia meglio la macerazione a freddo, al buio. E' così?
Inoltre, essendo poco pratico degli oleoliti, vorrei chiederti se puoi darmi altri consigli.. per evitare l'irrancidimento dell'olio durante la macerazione stessa (come ahimé è successo con il Calycanthus), e ottenere un olio abbastanza profumato! Su Internet ho trovato diversi metodi.. chi dice sole, chi dice buio.. chi dice di sostituire la pianta fresca ogni tot giorni per ottenere un olio più profumato.. chi suggerisce di agitare un po' ogni giorno.. chi dice garza, chi dice tappo ben chiuso..
Il Calycanthus ha fermentato dopo 2 settimane, sia tenendo il vaso chiuso (il livello dell'olio è salito, ed è uscito nonostante il tappo dei Bormioli Rocco fosse chiuso!) che aperto.. stessa cosa.. anche se avevo tolto un po' di umidità ai fiori con la carta tipo "scottex" prima di metterli sott'olio.. è irrancidito lo stesso.
Mi daresti qualche consiglio.. come lo faresti tu?
Grazie! Ciao
Luca
marinella ha detto…
Ciao Ljudka, in effetti fare oleoliti da piante fresche è molto difficile, io stessa sovente mi ritrovo con dei problemi. Più le piante sono fresche e quindi umide più importante è il rischio di ottenere un prodotto che fermenta. Quando preparo l'oleolito di carote per esempio, cerco di farse seccare un pochino prima di immergerle nell'olio, in modo da avere pochissima acqua in circolo. Con i fiori delicati come le violette il problema è analogo, devi metterle nell'olio molto asciutte, quindi non devono avere rugiada sopra, poi per intensificare il profumo le devi sostituire ogni paio di gg, quindi filtri e sostituisci, ma non pressare troppo quelle che togli per evitare di pressare anche succo del fiore. meglio usare una garza doppia come coperchio per evidare fenomeni di condensa all'interno del vaso. Per ridurre le possibilità di irrancidimento puoi aggiungere alcune capsule di vitamina E (le buchi e spremi) nell'olio. Potresti anche fare l'leolito con jojoba, che è molto più difficile all'irrancidimento perchè è una cera. Il tempo di infusione dipende dalla concentrazione di profumo desiderata. Considera però che il profumo di violetta in realta' non viene estratto con l'olio ma con il principio dell'infiorazione, cioè mettono i fiori su del grasso e li sostituiscono molte volte prima di estrarre dal grasso il profumo che avrà catturato, per mezzo di un solvente. Comunque, se sei interessata al profumo potresti anche provare a distillarli recupereresti l'acqua floreale profumata. Ciao spero di esserti stata di aiuto.
attila ha detto…
ciao, volevo chiederti se sai darmi qualche consiglio su come fare un oleolito con fiori di papavero? volevo provare!
marinella ha detto…
ciao Attila,
non ho mai provato a fare un oleolito di papavero, come ho scritto in un commento precedente, il problema usando fiori freschi è che si rischia di avere formazione di muffe, se ci vuoi provare dovrai sperimentare, ma io eviterei di usare fiori freschissimi, nel senso che e' meglio che siano un po' più secchi, non del tutto, ma se li cogli e li lasci un po' all'aria per fargli perdere parte dell'umidità, dovresti riuscire a farli poi ti basta riempire un vasetto con i fiori e coprire di un olio a scelta in funzione di come lo vorrai usare, se conti farne un prodotto per la pelle userei un olio di vinacciolo o di sesamo, mi raccomando copri i fiori con olio e mettici qualche cosa che li mantenga sotto la superficie. per il resto li fai macerare in un posto tiepido o al sole ma la sera ritiri, e dopo un mesetto se non si sono formate muffe avrai il tuo oleolito

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