HAVREFLARN SENZA GLUTINE
Gli Havreflarn sono
i biscotti dell’ikea per capirci, quelli che sono sovente
accoppiati due a due con in mezzo il cioccolato, oppure con il bordo
intinto nel cioccolato. Sono una delizia e sono solitamente fatti
con i fiocchi di avena.
La mia amica Cinzia mi ha portato dei fiocchi di miglio e ne ho subito approfittato per sperimentare una variante senza avena, che essendo
ricchissimi di nickel tende a darmi dei problemi.
Ingredienti per ca. 38 biscotti
Per semplicità ho usato le cup come misurini e non ho pesato niente
1,5 cup di fiocchi
di miglio
½ cup di farina di
mandorle
1 cup di zucchero di canna
¼ di cucchiaino di
sale fino
1 cucchiaino di
lievito per dolci
100 gr di burro fuso (tagliato a occhio da un panetto intero)
1 uovo
1 cucchiaino di
vaniglia
Cioccolato fuso a piacere per la decorazione (facoltativo)
Procedimento:
Scaldare il forno a 200 gradi
Mescolare tutti gli
ingredienti secchi in una terrina, mescolarli molto bene, far fondere il burro in un tegamino a fiamma bassa, aggiungerlo al composto, sbattere bene l'uovo e unirlo al resto mescolando molto bene. Si ottiene un composto sbriciolato col quale formare delle palline grandi come una piccola noce, premendo l'impasto tra le dita. Metterle distanziate su una teglia rivestita di carta forno e
infornare per esattamente 9 minuti.
Attenzione siccome ogni forno è un discorso a se, conviene sorvegliare attentamente la prima infornata per stabilire se i tempi di cottura sono adatti.
I biscotti devono colorare sui bordi ma rimanere abbastanza chiari nel mezzo. Una volta sfornati occorre lasciarli quasi raffreddare del tutto prima di toglierli delicatamente dalla teglia, perché fintanto che sono caldi sono estremamente fragili, ma appena si raffreddano diventano croccanti.
Se si desiderano al cioccolato, si può far fondere una tavoletta di cioccolato fondente o al latte a piacere, e intingerci i biscotti tutt'intorno, o in alternativa bagnarne uno a piatto e accoppiarlo con un secondo biscotto.
Io ho preferito intingerli sul perimetro e non accoppiarli.
Commenti