Attenzione all'alluminio - prima parte

L'articolo che segue è stato tratto dall'ultimo numero di "Belle-Santé" una delle riviste di salute naturale alla quale sono abbonata. Ne ricevo due diverse, perchè quelle italiane non sono quasi mai all'altezza della situazione oppure trattano gli argomenti con troppa superficialità.
Ho suddiviso il post in due parti perchè si tratta di un articolo particolarmente lungo ma preferisco metterlo quasi per intero visto che l'ho trovato illuminante.
L'alzheimer è una affezione cerebrale ad oggi incurabile, porta alla distruzione progressiva dei neuroni. Per le persone anziane vittime di questa malattia, la perdita neuronale si traduce con disturbi della memoria, poi del linguaggio, del riconoscimento (di oggetti e di persone). L'alzheimer si sviluppa in silenzio su un periodo di 20 - 30 anni prima che appaiano i primi sintomi. la media di speranza di vita dal momento della diagnosi è di 5 anni per gli uomini e di 6 per le donne.
Sembrano esserci due tipi di lesioni: da una parte un accumulo di materia all'esterno dei neuroni, che gli impedisce di comunicare normalmente, dall'altra un riempimento dei neuroni di materiale superfluo - reti di filamenti patologici - che intralciano il funzionamento della cellula nervosa al punto che questa finisce per morirne.
Fino ad ora, gli scienziati fanno fatica a definire l'origine esatta della malattia. L'inseme delle conoscenze accumulate fino ad ora porta a pensare che questa malattia sia il risultato di molti fattori di rischio. E' suscettibile di apparire appena l'insieme di questi fattori supera il numero di fattori neuroprotettori grazie all'età e all'invecchiamento delle cellule nervose. Tra i fattori a rischio troviamo gli inquinanti quali i pesticidi e i metalli tossici. Tra i metalli tossici, il pricipale imputato è: L'alluminio.
L'alluminio è tossico per il cervello, ma il mercurio e il piombo lo sono ancora di più. Tuttavia nel caso dell'alzheimer i ricercatori si sono focalizzati sull'alluminio perchè lo si ritrova a livelli elevati nel nucleo nelle cellule cerebrali. E' stato anche stabilito che questo metallo renda più fragile la guaina mielinica che protegge il l'assone del neurone (L'assone è il collegamento del corpo cellulare di un dato neurone con altri neuroni). l'alluminio favorisce l'ossidazione delle cellule e gli da il potere di intralciare l'azione di alcuni enzimi antiossidanti appena si ritrova in quantità elevate nel cervello.
Tutta questa spiegazione per dire che occorre essere molto attenti in fatto di prevenzione.
Occorre quindi evitare l'utilizzo di prodotti che sono suscettibili di contenere questo metallo nelle sue diverse forme. Per esempio nel caso degli antiacidi gastrici o dell'aspirina tamponata (per evitare che leda lo stomaco), di alcuni vaccini (che contengono dosi elevate di ossido d'alluminio), additivo preposto a prolungare la risposta immunitaria agli antigeni inoculati). Lo stesso dicasi per alcuni additivi alimentari come: il colorante E173, i rassodanti da E 520 a E 523, polvere lievitante E 541, antiagglomeranti da E 554 a E 556 e E 559, ma anche l'acqua del rubinetto.
Infatti sono spesso usati sali di alluminio (generalmente solfato di alluminio) per il processo di potabilizzazione dell'acqua. L'uso di questi sali ha per risultato di ridurre l'intorbidimento dell'acqua, ma anche di ridurre il rischio di formazione di sotto prodotti della disinfezione.
Molti studi epidemiologici hanno rilevato l'esistenza di un legame tra l'alzheimer e il livello di alluminio contenuto nell'acqua. Da 0,1 mg/litro di acqua il rischio di alzheimer viene moltiplicato per 2. Occorre anche prestare attenzione agli utensili da cucina: quando si fa bollire per 15 minuti un litro d'acqua in una pentola di alluminio, si recuperano 14 mg d'alluminio, quando la dose massima ammessa a livello europeo è di 0,2 mg/litro.
Attenzione anche alla carta di alluminio che non convive bene con gli alimenti acidi. Quando si prepara il pesce al cartoccio dopo averlo marinato nel limone o nel vino bianco, meglio usare la carta da forno. Le bevande industriali in lattina meglio consumarle con molta moderazione, anche perchè generalmente contengono acido citrico, aspartame, e altre sostanze di cui parlerò poi. Infine alcuni prodotti cosmetici (deodoranti, dentifrici) contengono anche loro chloruro di alluminio).
(segue)

Commenti

Lory ha detto…
Marinella è pazzesco, se poi penso che mia nonna è morta di alzheimer...!
Mi viene da pensare,una volta i nostri nonni per cucinare usavano pentole di alluminio,certo immagino che nn tutti oggi siano ammalati o morti di alzheimer,però un pensiero ci sta...!
Inoltre, visto cosa ho letto ingiro,a proposito del pesce(allumino piombo ecc..ecc..)sarei curiosa di sapere l'incidenza di questa malattia, in persone che normalmente consumano pesce!
Grazie pe le informazioni!
marinella ha detto…
Ciao Lory, non so darti le percentuali, ma in effetti so che anche col pesce occorre fare attenzione, mi diceva una collega di corso che il tonno in scatola è particolarmente interessato, ma non credo fosse solo un problema di scatola. Vedo di fare della ricerche, ma senza saper ne leggere ne scrivere direi che i pesci pescati vicino alle coste hanno più possibilità di inquinamento.
Baci a presto
P.S. non mi sono dimenticata di te, prossimamente ti scrivo a parte

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