OPERAZIONE PRIMAVERA - Svuotiamo la dispensa e controlliamo e date di scadenza

La primavera fatica ad arrivare quest'anno, e nella dispensa durante tutto l'inverno si sono accumulate un sacco di cose che sono finite in fondo, dimenticate, dobbiamo stanarle, per evitare l'arrivo delle malefiche farfalline, ripulire i ripiani, e utilizzare tutti quegli avanzini che ritroveremo, imparare a conservare quello che rimane, fare la lista di tutto per poi poter cucinare con quello che c'è, con il vantaggio di riuscire anche ad abbassare la spesa settimanale.



Certo, per riutilizzare dovremo usare la fantasia e approfittare del fatto che la stagione è ancora piuttosto fredda, questo ci permetterà di fare tutta una serie di zuppe per esempio, che potremo aromatizzare con le prime verdurine di stagione, col basilico fresco e con quello che ci verrà in mente.

Prima di tutto, se siete casinisti come me, dovrete fare l'inventario nel reparto barattoli, io conservo i barattoli di vetro per poterli riutilizzare evitando di usare la plastica, ma alla fine mi ritrovo sommersa.  Faremo quindi un inventario veloce, tenendo solo quelli veramente utili, più carini, dalle dimensioni giuste (solo voi sapete quali sono) e faremo un bel sacchetto di tutti gli atri, separando le capsule dal vetro.  Approfittiamo anche per eliminare tutti i contenitori in plastica che abbiamo conservato in caso che..., ricordiamo che la plastica è un perturbatore ormonale, quindi meno ne usiamo meglio staremo. E non preoccupatevi per tutti i barattoli di vetro che eliminate, basta buttarli nelle apposite campane del vetro, tanto li sostituirete man mano che riacquisterete la passata di pomodoro oppure i legumi (sempre meglio usare quelli confezionati in vetro).
Notabene, i barattoli scartati, metteteli in un sacchetto e teneteli da parte ancora un pochino, potrebbero ancora risultare utili.

Passiamo alla dispensa

Ripiano per ripiano, dobbiamo togliere tutto fino in fondo, controllare le date di scadenza, mettendo tutti i prodotti in prossima scadenza da una parte in modo da usarli per primi. 

A proposito di scadenze, ricordiamo che per tutti i prodotti secchi, in genere la data si riferisce a: "consumare preferibilmente entro..." che vuol dire che si possono tranquillamente usare anche passata questa data, in molti casi non ci sarà nessuna differenza organolettica. In altri come con i legumi, la differenza sarà solo quella che più un prodotto è secco, maggiore dovrebbe essere il tempo di ammollo, quindi se per esempio con dei fagioli secchi normali basterà una notte di ammollo, se hanno superato la data di scadenza (e sono comunque sani, e non bacati si intende) sarà meglio ammollarli per almeno 24 ore, cambiando acqua di ammollo almeno una volta e ricordando di aggiungere sempre del sale all'ammollo.  (Aggiungere sale serve ad ammorbidire la pelle dei legumi).

Non dimentichiamo di ripulire bene i ripiani con un panno ben strizzato imbevuto di acqua, aceto e alcune gocce di olio essenziale a scelta tra lavanda, limone, o anche menta se vi aggrada, servirà a tenere lontane le camole.

Riponiamo le cose nei ripiani, tenendo sempre da parte le cose con scadenze più corte, e creando in contemporanea una lista di questi ingredienti, in modo da facilitarne l'uso.
Mettiamo in barattoli di vetro tutti gli avanzini di riso, pasta lenticchie e simili, che saranno da usare per primi, sfruttando alcuni dei barattoli del sacchetto,  ricordiamo di etichettare tutto e man mano che useremo questi prodotti, elimineremo senza pietà il relativo contenitore.

Le date di scadenza:

La legge italiana prevede che si mettano date di scadenza su tutti gli alimenti, tuttavia in molti casi sono date solo indicative, e per altri praticamente superflue, ci sono cibi che possono durare quasi indefinitamente. Ho tratto queste date dai siti dei "preppers" cioè quelle persone che per un  motivo o per un altro si organizzano per poter affrontare un qualche tipo di cataclisma. E' chiaro che più passa il tempo più le caratteristiche organolettiche tenderanno a diminuire, ma i prodotti rimangono comunque commestibili. Naturalmente parlo sempre di cibi ben conservati, in un luogo secco e oscuro, possibilmente sotto vuoto, vediamo quali:

Non hanno scadenza: (se conservati in un luogo ben asciutto)
Sale
Zucchero, sia bianco che integrale
Miele
Sciroppo d'acero
Alcolici puri (vodka, wiskey, gin...) per gli altri alcolici le date sono un pochino più corte, ma stiamo sempre parlando di vari anni.

Granaglie dure, in seme intero, se ben conservati sotto vuoto possono durare anche 10 o 12 anni (si lo so sembra impossibile, ma è vero)
Grano saraceno
Mais
Kamut
Grano duro
Grano tenero
Miglio
Farro
Riso bianco (fino a 10 anni)

Granaglie tenere, in seme intero, se conservate sotto vuoto ad una temperatura non superiore a 21°, fino a 8 anni
Segale
Orzo
Avena
Quinoa

Legumi, se conservati sotto vuoto si possono conservare fino a 8 - 10 anni
(naturalmente i tempi di ammollo saranno aumentati ad almeno 24 - 36 ore)
Fagioli
Ceci
Lenticchie
Azuchi

Farine macinate, meglio se sotto vuoto, si conservano dai 5 agli 8 anni

Grano tenero
Grano duro
Farro
Mais
Farine miste
Pasta secca

Cibi in scatola sia in vetro che in latta, si conservano dai 2 ai 5 anni
Tonno
Carne
Verdure e legumi
Burro di arachidi

Altri ingredienti a lunga durata, dai 2 ai 5 anni
Te
Caffè (sotto vuoto)
Latte in polvere
spezie secche intere (3 - 4 anni)
macinate (2 -  3 anni)
erbe secche

Olio: in genere tutti i tipi di olio hanno una durata di 1 anno o poco più se ben conservati
in un luogo scuro e fresco
l'olio di cocco, dura almeno 2 anni ed è solido a temperatura ambiente sotto i 23 - 24°
l'Olio di lino va conservato in frigorifero per al massimo 2 mesi perché irrancidisce rapidamente
gli oli di mandorla, di nocciole, di noci e di canapa vanno conservati in frigorifero per al massimo 6 mesi.

Note: 
Naturalmente anche se alcuni cibi, se ben conservati, possono essere consumati ben oltre la data di scadenza, questo non vuol dire che si debba per forza avere scorte pazzesche, tuttavia, se vi capitasse di recuperare come era successo a me anni fa, la farina che mia nonna aveva conservato nella sua dispensa, non ci sono problemi ad usarla. L'importante è che sia priva di farfalline naturalmente. Inoltre potreste aver occasione di acquistare qualche tipo di farina di eccellente qualità e di difficile reperibilità che vorrete conservare il più possibile e al meglio.  In questi casi il sotto vuoto e a volte anche il freezer sono una buona idea.

Nei prossimi post, vi metterò le ricette che mi saranno venute in mente per utilizzare gli ingredienti della mia dispensa.  Sarà un lavoro lungo temo, perché ho parecchie cose da utilizzare.















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