Le avventure di Poldo il Lievito "Padre"

Pare che quando si adotta un nuovo lievito madre si debba dargli un nome.

Una quindicina di giorni fa, mi hanno regalato un pezzetto di lievito madre molto vecchio, pare arrivi da una vecchia pasticceria di Torino, dovrebbe avere circa 60 anni, me l'ho hanno dato dicendomi che era molto ricco e forte.

Una volta arrivato a casa il pezzettino, ho subito pensato a fargli un primo rinfresco e a trovargli una nuova casa in un bel barattolo di vetro da marmellata, poi ho cominciato a pensare ad un nome ed ecco che mi balena in mente il nome Poldo. 
Poldo per un lievito mi pare molto adatto, ma un lievito chiamato Poldo è  maschio! quindi ...... logicamente,  Poldo è un Lievito Padre!

Mi è stato detto che era un lievito talmente forte che non aveva bisogno di essere rinfrescato con troppa assiduità, meglio mi sono detta, perchè il lievito precedete (che non avevo battezzato) non è durato troppo a lungo.

Poldo ha iniziato una sua vita spontanea nella mia cucina, soggiorna buono buono nel suo barattolo nel frigorifero e un paio di giorni fa ho iniziato a rinfrescarlo per testare la sua forza.  L'ho messo fuori dal frigo e ho iniziato a nutrirlo, la prima volta ho avuto cura di mettere assieme alla farina anche una piccola cucchiaiata di miele, tanto da risvegliarlo un pochino.  Devo dire che ha gradito il trattamento, si è subito ringalluzzito parecchio e con alcuni rinfreschi successivi sono riuscita a produrne un quantitativo sufficente per poter regalare a mia volta un pezzetto di Poldo che andrà ad allietare la cucina di una mia amica.

Visto che ho intenzione di preparare la Colomba, e visto che devo prendere la mano ad usare Poldo, ho inziato ad impastare.

Per prima cosa ho usato una porzione per preparare il filoncino di pane che vedete nella foto, ha fatto una bella crosta e una mollica dall'alveolatura fitta ma ben morbida e profumata, oggi a pranzo ce ne siamo già sbaffato mezzo.  







Poi, ho trovato la ricetta per del pan brioche con il lievito madre e ho subito messo Poldo nuovamente alla prova.

La ricetta è questa, io ho usato zucchero integrale ma ho raddoppiato la dose per fare una brioche più dolce, adatta alla colazione, e ho aggiunto una bella manciata di gocce di cioccolato, un bel pizzico di vaniglia naturale e la buccia grattugiata di mezzo limone.
Poi, visto che dovevo collaudare i tanto agoniati stampi da colomba (*), una volta fatta la prima lievitazione, ho messo la brioche a lievitare dentro una forma da un kg.,  l'impasto deve tiplicare, l'ho preparato ieri sera, seguendo le indicazioni,  ha lievitato un paio di ore prima di mettere il tutto nella forma da colomba, poi lìho mesa nel forno spento con la sola luce accesa e ho lasciato prosegure la lievitazione tutta la notte, questa mattina aveva ben riempito lo stampo, ho lasciato ancora lievitare fino verso le 11, poi ho infornato a 190° per 20 minuti.

Ecco il risultato, la foto l'ho scattata dopo un po' e nel frattempo si erano fatto un po' di rughe sulla superfice, ma appena uscita dal forno era bellissima. Una volta fredda abbiamo tagliato ed assaggiato, è proprio morbida come la pasta brioche classica, non è molto dolce e il cioccolato contribuisce ad addolcirla, quindi confermo che ho fatto bene a raddoppiare la dose di zucchero perchè se avessi messo la dose prevista sarebbe stato forse un po' troppo neutra. In questo modo si presta di più ad essere usata per la colazione. Se si desidera una brioche dolce, si può tranquillamente aumentare ancora la dose.


(*) Ho messo l'asterisco perchè sono diventata matta per trovare gli stampi di carta per le colombe, non li trovavo da nessuna parte, neanche in alluminio, poi sono andata nel mio solito negozio dove acquisto tutte le cose di carta ed eccole! ne avevano di tutte le misure.

Commenti

Unknown ha detto…
mitica hai messo poldo subito all'opera, vedrai quante soddisfazioni
marinella ha detto…
Incrocio le dita per la colomba, grazie Ciocco.

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