Taralli
Oggi ho unito ad una metà dei semi di cumino (circa un cucchiaio) e all'altra metà un cucchiaio di spezie per tandoory.
Ho impastato ancora un momento ogni metà nel robot, poi ho lasciato riposare una mezz'ora.
Ho ripreso ogni panetto dandogli una forma rettangolare e appiattita, che ho poi affettato nel senso della lunghezza per ottenere tanti bastoncini quadrati della dimensione di un grosso grissino. Ho poi arrotondato ogni bastoncino velocemente e li ho ritagliati rapidamente in tocchetti di 2 - 3 centimetri. Un po' come quando si preparano i gnocchi.
Con ogni tocchetto, ho fatto un salamino che arrotolavo di volta in volta attorno al pollice pizzicando la pasta per chiudere l'anellino ottenuto.
Questi anellini vanno poi passati in acqua bollente (io ne butto una cinquantina per volta) e vanno raccolti con il mestolo forato appena iniziano a galleggiare. Si dispongono uno vicino all'altro direttamente in una teglia rivestita di carta da forno e si mettono in forno caldo a 180° per almeno 20 minuti, controllando a fine cottura che i taralli siano colorati e, soprattuto, ben biscottati.
Si sfornano, si lasciano raffreddare, e si ripongono in scatole di latta ben chiuse, si conservano tranquillamente almeno per 15 gg. (se riuscite a impedire che vengano divorati prima).
Oggi ne ho preparati anche altre due varietà, usando farina integrale e aromatizzando una parte con del peperoncino e l'altra con dei pezzetti di pomodori secchi.
Sotto Natale li avevo anche preparati al pepe nero (buonissimi) e con le bacche rosa pestate grossolanamente.
Questa è una ricetta adatta se ci si vuol fare aiutare dai bimbi di casa.
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