Impariamo i gesti che salveranno il nostro pianeta


Visto che mi interessa l'ecologia e tutto quello che è naturale, leggo anche riviste in argomento.

Purtroppo in Italia ci sono ancora troppo poche riviste che trattano queste cose in modo serio e senza essere farcite di pubblicità e sopratutto che siano affidabili. Anche se insisto nel cercare riviste in italiano, ho finito per abbonarmi ad una rivista in francese che mi piace molto, si chiama Medecine Douce. Nell'ultimo numero oltre ad un sacco di informazioni molto utili in campo naturopatico c'è un bellissimo articolo che parla di un libro da poco uscito in Francia a cura del WWF, su come salvare il nostro pianeta con tanti piccoli accorgimenti all'altezza di tutti. Quindi ho pensato di tradurre il grosso dell'articolo per condividere con Voi un po' di cose.

Spero che avrete il coraggio di leggermi fino in fondo.


"Un Francese ha bisogno di 5,2 ettari di superficie biologicamente produttiva per coprire le sue necessità di sopravvivenza: questa è la sua "impronta ecologica". L'impronta ecologica di un cinese è di 1,5 ettari, quella di un abitante del Mozambico 0,5 ettari. Un americano ha bisogno di circa 10 ettari per garantirsi il tenore di vita. Se si divide l'insieme delle superfici produttive per i 6 miliardi di abitanti che popolano la nostra terra, si nota che abbiamo a disposizione solo 1,9 ettari a testa. E questo senza tenere conto dello spazio che dovrebbe essere riservato ad altre speci. Se ne deduce che dobbiamo imperativamente ritornare ad un modo di vita in equilibrio con le ricchezze che la natura ci può offrire. Tutto ciò è possibile solo se ognuno di noi fa in modo di ridurre la sua impronta ecologica.


Economie poco conosciute:

Andate a caccia delle spie rosse: lasciare i propri apparecchi in stand by, rappresenta il 10% della bolletta. Spegneteli completamente. Il trasformatore di un elettrodomestico lasciato collegato, continua ad utilizzare corrente. Un televisore in stand by per un giorno consuma più di quando si guardano 2 films.

Lascar raffreddare i piatti prima di metterli in frigo fa risparmiare corrente.

Le nuove generazioni di lavastoviglie usano solo tra 10 e 15 litri di acqua per lavare i piatti, quantità generalmente inferiore a quanta se ne usa quando si fanno i piatti a mano.

Le palle di gomma riciclata per il bucato, inserite nella lavatrice aumentano la frizione dei panni permettendo un risparmio di detersivo del 20% e funzionano anche contro il calcare.

Evitate di gettare nel lavandino oli alimenti usati (come l'olio delle scatolette di tonno), meglio raccoglierli in una bottiglia di plastica chiusa da buttare con i rifiuti non riciclabili, in quanto formerebbero una pellicola sull'acqua e andrebbe ad asfissiare i batteri preposti alla depurazione.

La carta ed i cartoni da imballaggio rappresentano circa un terzo delle nostre immondizie, è quindi essenziale separarli per mandarli al riciclo.

Il mercurio di una sola batteria può inquinare 500 litri di acqua con possibili ripercussioni sul sistema nervoso umano. Se buttata in natura inquina un metro cubo di terra e 1000 metri cubi di acqua per 50 anni.

Gli aerosol, anche senza C.F.C, sono prodotti tossici, infiammabili, esplosivi e non riutilizzabili. Meglio scegliere sticks, vaporizzatori manuali, diffusori di oli essenziali (a freddo).

3 minuti in meno sotto la doccia vogliono dire ridurre la nostra impronta ecologica di 400 metri quadri all'anno, e chiudere l'acqua mentre ci si lava i denti la riduce di 100 metri quadri.


I mobili in legno agglomerato inquinano l'atmosfera e nuocciono alla nostra salute a causa della formaldeide presente nelle loro colle.

Le coltivazioni industriali di cotone usano un quarto degli insetticidi usati nel mondo contro il 3% della superficie coltivata. Inoltre per un kg di cotone occorrono tra i 7000 e i 29000 litri di acqua. A titolo di paragone per fare un kg di grano ne servono 900 litri. Il lino e la canapa in estate assorbono il sudore, sono praticamente indistruttibili e hanno virtu anti stress in quanto diminuiscono la temperatura e la tensione muscolare.

Una menzione particolare va fatta per il tessuto "polare" (il pile) questa fibra è leggera, calda, asciuga rapidamente, non deve essere stirata e si può fabbricare con le bottiglie di plastica riciclate. Per fare un pile in fibra polare, servono dalle 14 alle 25 bottiglie.

La frutta importata fuori stagione in aereo, consuma per il suo trasporto 20 volte più petrolio che lo stesso frutto prodotto localmente e acquistato in stagione. Un kg di fragole in inverno può aver bisogno di 5 litri di gasolio per arrivare nel vostro piatto.

Sostituire le proteine animali con quelle vegetali una vola alla settimana equivale a ridurre l'impronta ecologica di 1000 metri quadri l'anno.

Miliardi di sacchetti di plastica sono ancora distribuiti ogni anno. producono 72000 tonnellate di scarti che per essere depurati costano oltre 100 milioni di euro l'anno. Incenerirli è estremamente inquinante e se lasciati sparsi in natura mettono tra 100 e 400 anni a degradarsi (secondo le condizioni atmosferiche).

Lo sapevate che i CFC sono ancora presenti nelle bombolette anti polvere che sono usate per spolverare computer e macchine fotografiche?

Per pulire telefoni e superfici in plastica, meglio usare alcool leggermente diluito. Evitate il più possibile i prodotti in pvc , incenerirli può essere molto inquinante. Meglio usare CD riscrivibili piuttosto che gettare quelli che non servono più. Il consumo annuo di carta di un'azienda media è di 75 kg a persona, l'equivalente di 2 alberi interi. Ridurre la grammatura e allargare i margini è un modo per diminuire l'impatto ambientale.

Raccogliete la carta e i giornali per il riciclo, ma non recuperate le buste che contengono colla, plastica ecc...

Scegliete una fotocopiatrice con dispositivo di risparmio energetico, una normale può usare fino al 80 % dell'energia solo in stand by. Preferite pennarelli ad acqua o ad alcool (lavabili) gli altri possono essere tossici e inquinanti.


Ecco questi sono alcuni dei consigli che ci propone il libro "Planete attidute - I gesti ecologici quotidiani" (non so se sia già disponibile in Italia). Se ognuno di noi fa la sua parte, concretamente, tutti i giorni, preserveremo il nostro pianeta, la nostra salute e le nostre finanze.

Se siete ancora con me, complimenti e grazie per esservi attardati in questa lettura, spero che troverete interessanti come me questi spunti e vorrete tentare di fare la vostra parte per ridurre le nostre impronte ecologiche

Commenti

Monica Bedana ha detto…
E' un elenco di gesti importanti che cerco di applicare scrupolosamente, ma poi quando mi gurado intorno e vedo certi comportamenti, mi chiedo come faccia la gente ad essere cosí irresponsabile...
nightfairy ha detto…
Impressionante..bisognerebbe che tutti se ne rendessero conto. Per migliorare le condizioni del nostro pianet basterebbe che tutti facessimo quel "poco"..e invece :-/
marinella ha detto…
Purtroppo mia cara Cannella credo che una parte del problema sia nel fatto che non sanno quantificare. Anche a me ha fatto effetto capire che la spia rossa del TV accesa consumava come vedere 2 film. A me avevano sempre detto che le spie consumavano pochissimo!
marinella ha detto…
Nightfairy, occorre passare il messaggio, ed essere convincenti sopratutto, Ci sono ancora troppe persone che non fanno raccolta differenziata per pigrizia, tanto chi se ne accorge!

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